Il modello di business “as-a-service” (AaS) ha finalmente contagiato anche la gestione dei consumi energetici. È di oggi la notizia che la Banca europei degli investimenti (BEI) assieme alla Fondazione Solar Impulse di Bertrand Piccard e alla Commissione europea collaboreranno per testare l’efficienza energetica come servizio per le piccole e medie imprese (PMI) europee. L’idea è al centro di una nuova iniziativa pilota lanciata in occasione della COP29 sui cambiamenti climatici di Baku. E finalizzata a rafforzare gli investimenti nel risparmio energetico aziendale e pietra angolare della Roadmap strategica 2024-2027 del Gruppo bancario.
Il modello di business “Tutto come servizio” (XAaS)
Il progetto si innesta nel fiorente filone del X-as-a-service (dove X sta per “Tutto”), modello d’impresa in cui l’uso di un determinato prodotto è offerto come servizio su abbonamento, piuttosto che come bene acquisito e gestito dal cliente finale. Si tratta di un approccio nato agli inizi dello scorso decennio all’interno del mondo informatico, grazie alla diffusione del cloud computing. Oggi lo stesso modello di business ha contagiato settori differenti, dalla mobilità alla gestione dati, dall’accumulo energetico all’illuminazione, passando ovviamente per tutti i prodotti e le infrastrutture del moderno IT. E facendo lievitare il suo valore.
Secondo recenti analisi la dimensione del mercato dell’X-as-a-Service o XAaS valeva circa 699,79 miliardi di dollari nel 2023. Lo stesso sarebbe destinato ad arrivare a oltre 3.200 miliardi di dollari entro il 2030, registrando un tasso di crescita composto del 24,4%.
Ovviamente la vera leva di questa crescita sono i servizi informatici ma, come dimostra il nuovo progetto europeo, si presta ad essere adottato facilmente anche da altri segmenti. Ed è così che accanto ai più noti “Software as a Service”, “Platform as a Service” o “Infrastructure as a Service”, oggi si inizia a parlare anche di “Efficiency as a service“.
Efficienza come servizio per le PMI
Sviluppata sulla base di test di mercato con diversi gestori di fondi e destinata, pertanto, ad attrarre piattaforme di investimento e fondi, l’iniziativa supporterà l’istituzione di una serie di progetti pilota. Quest’ultimi studieranno nuovi modi per migliorare gli investimenti nell’efficientamento energetico aziendale e fungeranno da prova di concetto, tra le altre cose, per l’efficienza come servizio destinato alle PMI.
“In questo modello, le aziende passano dalla vendita di prodotti alla vendita di risultati”, si legge nella nota stampa della BEI. “Ad esempio, anziché acquistare apparecchiature di riscaldamento o illuminazione a risparmio energetico, le PMI pagheranno per il calore o la luce di cui hanno bisogno, mentre il fornitore di questi servizi mantiene la proprietà dell’apparecchiatura. Ciò consentirà alle aziende di implementare misure di efficienza energetica senza i soliti costi iniziali, accelerando così la transizione”.
Dalla parte dell’efficienza
Solar Impulse Foundation collaborerà all’iniziativa attraverso la sua rete e la sua conoscenza del mercato. L’ente, tra le altre cose, ha sviluppato un’etichetta ad hoc, chiamata “Solar Impulse Efficient Solution” con cui promuove un portafoglio di oltre 1.600 prodotti, servizi e/o processi che combinano prestazioni ambientali ed economiche credibili.
“L’implementazione di soluzioni efficienti che riducono l’uso di energia e risorse consente di diminuire le emissioni di gas serra, ma anche di risparmiare enormi quantità di denaro e aumentare il margine di profitto di un’azienda”, ha commentato Bertrand Piccard, iniziatore e presidente della Fondazione. “Tuttavia, anche se i costi operativi sono molto più bassi, gli elevati investimenti iniziali spesso ne limitano l’uso. Questo è ciò che intendiamo affrontare oggi collaborando con la Banca europea per gli investimenti e introducendo modelli di ‘efficienza come servizio’ per le piccole e medie imprese. Un approccio che consente agli stakeholder di accedere a tecnologie pulite senza investimenti proibitivi. Lavorando con la BEI, stiamo abbattendo gli ostacoli finanziari e accelerando l’adozione di tecnologie efficienti dal punto di vista energetico tanto necessarie”.