(Rinnovabili.it) – Gli italiani rispondono con una certa sensibilità quando si parla di risparmio energetico, ma vivono in case ancora non pienamente soddisfacenti dal punto di vista dell’efficienza energetica. A puntare i riflettori su questa dicotomia è l’indagine effettuata da MCE – Mostra Convegno Exopocomfort e presentata in occasione dell’ultima tappa del Comfort Technology Roadshow. Il sondaggio, somministrato a esperti del settore e rappresentanti del mondo dell’università e della pubblica amministrazione, cerca di disegnare il trend attuale delle scelte energetiche domestiche degli italiani.
Si scopre così che sebbene la maggior parte degli italiani si sia sensibile alla tematica del risparmio, ciò non produca dirette conseguenze sui consumi energetici domestici: per il 79% del campione infatti l’efficienza nelle abitazioni è sotto la sufficienza. Ciò che frena la concretizzazione di questa propensione è la percezione del costo dell’investimento iniziale, un ostacolo per il 42% degli intervistati.
Eppure qualcosa si sta muovendo, e la propensione all’efficientamento energetico degli edifici si dimostra essere in costante crescita. Secondo l’80% dei partecipanti alla survey, infatti, gli italiani sono più propensi rispetto a 10 anni fa a compiere scelte efficienti per l’impiantistica domestica. Se la volontà c’è, cosa è che frena gli italiani? Secondo l’84% degli intervistati sarebbe il prezzo il fattore dirimente nelle scelte di acquisto (la prestazione energetica è indicata solo dal 9% degli esperti). Quando poi la scelta ricade su soluzioni e prodotti energeticamente efficienti, la motivazione che sta alla base è, secondo il 94% del campione, il risparmio economico che ne deriva.
Come sostenere l’attitudine all’efficienza degli italiani e fare in modo che si traduca in case più efficienti? Con maggiore conoscenza e informazioni. L’82% degli esperti, infatti, ritiene che gli italiani siano poco o per nulla informati sull’evoluzione delle tecnologie e delle soluzioni esistenti per il risparmio energetico domestico, e il 61% ritiene che la maggior parte della popolazione sia ancora poco o per nulla informata sugli sgravi fiscali e su come usufruirne.