(Rinnovabili.it) – Puntare sull’efficienza energetica non significa solo riuscire a ridimensionare l’avanzamento della domanda energetica. Il potenziale di quello che oggi viene definito come il “carburante nascosto” può dare i suoi frutti anche nel sostenere la crescita economica, promuovere lo sviluppo sociale e la sostenibilità ambientale, garantire la sicurezza del sistema energetico e contribuire a costruire la ricchezza. Il come e il perché sfruttare tutti i vantaggi associati a questo settore li spiega l’ultimo rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia IEA. Il nuovo studio, intitolato Capturing the Multiple Benefits of Energy Efficiency, contesta l’ipotesi che non si possano quantificare tutti i benefici dell’efficienza energetica, non direttamente connessi ai consumi; mostra, al contrario, come sia possibile andare oltre valutazioni qualitative, fornendo esempi di come gli strumenti metodologici esistenti possano essere applicati per misurare e anche monetizzare il valore dell’efficienza energetica per l’economia e la società.
L’efficienza energetica può essere anche soprannominato “combustibile nascosto”, ma è nascosto in bella vista, spiega l’Agenzia. Il mercato di settore è in crescita, con un investimento annuo complessivo che ha raggiunto i 300 miliardi di dollari nel 2012 – pari a quelli riservati alla produzione di carbone, petrolio e gas. I risparmi conseguenti sono stati più grandi dell’energia fornita da qualsiasi altro combustibile, rendendo l’efficienza di fatto il “primo carburante” per molti paesi della IEA. Ma nonostante il ruolo fondamentale che sta e potrebbe svolgere, le valutazioni IEA indicano che nell’ambito delle politiche esistenti, due terzi del potenziale economicamente praticabile, disponibile tra oggi e il 2035 rimarrà irrealizzato, proprio per l’ampia sottovalutazione dei benefici.