Dal 2005 al 2010, le misure di efficienza hanno permesso di risparmiare l'equivalente di 420 miliardi di dollari in petrolio in 11 paesi membri dell’AIE
(Rinnovabili.it) – L’entità degli investimenti globali nel settore dell’efficienza energetica e il suo contributo alla domanda energetica non hanno nulla da invidiare alle fonti dell’offerta energetica tradizionale. E’ quanto emerge dalle pagine dell’Energy Efficiency Market Report, nuovo documento dell’Agenzia internazionale dell’energia (AIE) in cui il tema del risparmio energetico è affrontato in termini di mercato. La relazione rileva che, a livello mondiale, il settore dell’efficienza energetica ha attirato investimenti fino a 300 miliardi di dollari nel 2011, un livello alla pari con gli investimenti globali nell’energia rinnovabile o nella produzione di elettricità da combustibili fossili.
“L’efficienza energetica è stata chiamata il ‘carburante nascosto’, eppure si nasconde in piena vista”, spiega il direttore esecutivo dell’AIE Maria van der Hoeven. “Il grado di investimento nel settore è così consistente da far sorgere una domanda: l’efficienza energetica è solo un carburante nascosto, o piuttosto il primo combustibile al mondo?”
L’Energy Efficiency Market Report 2013 mostra quanto grande sia l’impatto cumulativo delle misure di razionalizzazione dei consumi e risparmio energetico: dal 2005 al 2010, l’efficienza energetica ha permesso di risparmiare l’equivalente di 420 miliardi di dollari in petrolio in 11 paesi membri dell’Agenzia. Senza questi provvedimenti, le nazioni prese in esame avrebbero consumato il 5% di energia in più (570 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio), ossia un ammontare pari al consumo petrolifero dei trasporti Usa nel 2010.
La relazione rileva, inoltre, i due fattori chiave hanno guidato la recente crescita del mercato dell’efficienza energetica – politiche efficaci e prezzo elevato dell’energia – e presenta una selezione di casi di studio nazionali che illustrano i mercati attuali dell’efficienza in settori specifici.