Articolo pubbliredazionale
(Rinnovabili.it) – Quattro interventi eseguiti e già conclusi nel 2023, altri 11 con fine lavori prevista entro l’anno prossimo. Sono i primi tasselli da cui parte Iren per realizzare EfficienTO, il piano da 110 milioni di euro in 7 anni – si concluderà nel 2029 – che prevede l’efficientamento energetico di 800 immobili nella città di Torino.
Riqualificazione energetica degli edifici, attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, messa a norma degli impianti, fornitura di energia elettrica, gas, teleriscaldamento. Questi i tipi di interventi previsti dal Gruppo attraverso la controllata Iren Smart Solutions, società certificata E.S.Co. (Energy Service Company) che offre soluzioni integrate per l’efficienza energetica rivolte a imprese e settore terziario, ma anche a condomini, alla pubblica amministrazione, ad enti no profit e assistenziali.
L’efficientamento energetico sullo sfondo del PNIEC
Un ambito, quello dell’efficientamento energetico degli edifici, che è cruciale per raggiungere gli obiettivi fissati con la revisione del Piano Nazionale Integrato Energia Clima (PNIEC), trasmesso a Bruxelles dal governo lo scorso luglio. Nel documento, l’esecutivo prevede di passare dai 145 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) di consumi di energia primaria del 2021 ai 122 Mtep del 2030, con una riduzione di 23 Mtep. Mentre per i consumi di energia finale si scenderebbe dai 113 Mtep del 2021 a 100 Mtep del 2030 con un calo di 13 Mtep.
Ma, sempre nel PNIEC, il governo non ha specificato le misure che intende intraprendere in via prioritaria per migliorare, ad esempio, l’efficienza energetica degli edifici pubblici. Secondo alcuni osservatori, inoltre, il Piano italiano non utilizza in maniera adeguata il principio Energy Efficiency First (EE1st), citandolo solo ma senza farne l’elemento centrale della sua politica energetica. Tra le stime più accreditate sui margini di risparmio grazie all’efficientamento energetico degli edifici, quelle del Forum Ambrosetti parlano di 12-14 miliardi di euro in meno sulle bollette, con consumi energetici in calo del 20-24% e le emissioni generate dagli edifici in flessione del 19-28%.
Priorità alle scuole
In questo quadro, EfficienTO si è mosso a partire dalle scuole. La maggior parte dei lavori avviati e in conclusione tra 2023 e 2024, infatti, riguarda plessi scolastici. Strutture a cui il piano Iren ha assegnato la priorità, insieme a uffici, edifici culturali e religiosi e impianti sportivi, per il loro uso pubblico e sociale. In tutto 500 edifici, quasi i due terzi del totale che sarà soggetto a riqualificazione energetica.
I primi tre edifici scolastici sono già completati. L’istituto comprensivo Peyron – Re Umberto I, l’istituto comprensivo Via Collino, il plesso G. Nosengo di via Destefanis hanno visto la sostituzione dei corpi illuminanti interni, l’installazione di valvole termostatiche sui radiatori, l’installazione di un nuovo sistema per il Building Management System nella centrale termica per la supervisione e la gestione da remoto, e la sostituzione dei gruppi di pompaggio con nuove elettropompe con inverter.
Altre 9 scuole vedranno ultimate le opere per l’efficientamento energetico entro la fine del prossimo anno. Per alcune è previsto anche l’isolamento degli scambiatori di calore posto sul sistema di teleriscaldamento, in altri plessi saranno eseguiti anche lavori di coibentazione verticale delle pareti e orizzontale della copertura piana.
Gli altri interventi con orizzonte 2024 riguardano l’efficientamento energetico della sede dei vigili urbani, dove è collocato anche l’Ufficio Ambiente Verde, di via Bologna e l’anagrafe di corso Corsica: in entrambi sarà anche installato un nuovo impianto fotovoltaico. Mentre sono già terminati i lavori all’impianto sportivo di viale Bistolfi.
Le ricadute su bollette, clima e società
Quando sarà consegnato l’ultimo edificio riqualificato, nel 2029, il programma garantirà un risparmio energetico del 33% rispetto allo storico dei consumi termici ed elettrici. Quali sono gli effetti sulle bollette? Il Comune di Torino si troverà a pagare diversi milioni di euro in meno. Quando Iren presentò il piano, nel 2020, la valutazione batteva intorno ai 7 milioni di risparmio.
Ma con la crisi dei prezzi dell’energia il dato è da rivedere. Ai livelli del 2022, quando elettricità e gas hanno raggiunto il picco, il risparmio sarebbe raddoppiato fino a toccare quota 14 milioni di euro. L’entità del risparmio, prevede Iren, permetterà di rientrare completamente dell’investimento complessivo di 110 milioni, totalmente a carico del Gruppo.
Non è tutto. Il miglioramento tecnologico consentirà non solo di risparmiare energia e di limitare eventuali sprechi, ma anche di ridurre le emissioni di gas serra climalteranti. Tra cappotti, sistemi di isolamento termico, impianti solari termici e fotovoltaici, sostituzione delle centrali termiche con caldaie a condensazione, rifacimento dei serramenti e dell’illuminazione degli edifici, Iren stima che EfficenTO sarà in grado di abbattere 20.000 tonnellate di emissioni di CO2 ogni anno. Più o meno l’equivalente di quanto inquinano 17mila auto in Italia in 12 mesi.
C’è poi il capitolo delle ricadute sociali del piano. La mole di investimenti mobilitata dal progetto consentirà di impegnare circa 100 persone nella gestione delle varie attività e fino a oltre 400 lavoratori nella fase di maggiore operatività. A cui, a cascata, vanno aggiunti I risvolti positivi per l’indotto e per l’economia locale.