Un nuovo decreto individua gli interventi di riqualificazione edilizia sugli immobili pubblici che dovranno dividersi i 46,7 milioni di euro di finanziamento. Selezionati anche 5 progetti in grado di tagliare oltre il 50% i consumi
Stanziati 46,7 milioni di euro per l’edilizia efficiente
(Rinnovabili.it) – Via libera ai nuovi contributi per l’edilizia efficiente. Con un decreto interministeriale hanno ricevuto il via libera in questi giorni i nuovi progetti del PREPAC 2019: 35 immobili della pubblica amministrazione centrale da riqualificare sotto il profilo energetico. La lista di interventi selezionati è lunga. Nell’elenco rientra l’efficientamento energetico di basi navali, caserme, commissariati, biblioteche e istituti penali. E appare anche il retrofit di Palazzo Chigi. Inoltre, come sottolinea il Ministero dello Sviluppo Economico, nel pacchetto delle opere scelte fanno capolino anche cinque progetti “esemplari” di edilizia efficiente, ossia iniziative di riqualificazione energetica in grado garantire un risparmio sui consumi pre intervento di oltre i 50 per cento.
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“Per il finanziare questi interventi, selezionati con il supporto tecnico specialistico di ENEA, GSE ed Agenzia del Demanio, sono stati stanziati 46,7 milioni di euro per il 2019“, si legge in una nota stampa del MiSE. “Queste risorse, aggiuntive rispetto a quelle già allocate negli anni precedenti, portano a 316 milioni di euro la dotazione finanziaria complessivamente dedicata per la realizzazione del Programma PREPAC”.
Cosa è il PREPAC?
La sigla sta per Programma di Riqualificazione Energetica degli immobili della Pubblica Amministrazione Centrale. Si tratta di un progetto lanciato nel 2014 per contribuire alla diffusione dell’edilizia efficiente in campo pubblico. L’obiettivo del programma è tagliare i consumi energetici della PA; più precisamente, mira a efficientare almeno il 3% annuo della superficie utile del patrimonio edilizio dello Stato, così come richiesto dalla richiesto dall’Unione Europea agli Stati membri. Gli interventi ammessi vanno dalla semplice sostituzione degli infissi all’isolamento dell’involucro; dall’installazione di nuovi impianti energetici, per terminare con le nuove tecnologie di building automation.
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Una graduatoria annuale pubblica le proposte di intervento ammesse al finanziamento – fino al 100% della spesa esposta e rimasta a carico dell’Amministrazione proponente – nei limiti dei fondi disponibili e tenendo conto di eventuali cofinanziamenti. Una cabina di regia composta dal Ministero dello sviluppo economico e dal Ministero dell’ambiente, ha il compito di coordinare e monitorare lo stato di avanzamento del Programma.