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EDEFU riduce l’impatto inquinante delle industrie energivore

EDEFU(Rinnovabili.it) – Le nuove normative in fatto di efficienza energetica stanno dando del filo da torcere a tutte quelle industrie altamente energivore, che stanno facendo fatica ad adeguarsi ai nuovi target. Meritevoli di contribuire alla crescita economica e dell’occupazione se vorranno continuare a rappresentare un settore chiave per lo sviluppo delle nazioni, le industrie ad alta intensità energetica dovranno adeguarsi e scegliere tecnologie ecocompatibili che, garantendo gli stessi standard di produzione promettano consumi inferiori e minore impatto ambientale. Ad aiutare il settore ci ha pensato un recente progetto dell’Unione europea, noto con l’acronimo EDEFU, che si è soffermato sul fenomeno noto come “rilocalizzazione delle emissioni di carbonio”, ovvero il trasferimento dei comparti produttivi delle aziende in altre regioni in modo da evitare le restrizioni imposte in patria in fatto di emissioni di gas serra.

 

Finanziato dal Settimo programma quadro con 8,5 milioni di euro EDEFU ha annunciato la realizzazione di un nuovo forno ecologico che aumenta l’efficienza del 35% e riduce le emissioni inquinanti del 27% rispetto ai forni tradizionali. La particolarità sta nella possibilità di coniugare il riscaldamento al plasma, il riscaldamento ad alta resistività, le microonde di calore radiante e la biomassa studiati per garantire efficienza e prestazioni nei settori della lavorazione del vetro, della ceramica e del cemento.

Il progetto include inoltre la possibilità di utilizzare tecniche di recupero del calore residuo e di materiali refrattari in grado di trattenere il calore e garantire al settore buone prestazioni con un minore impatto ambientale dovuto dalla diminuzione del consumo di energia e dal conseguente rilascio di emissioni inquinanti.

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