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I numeri dell’ecobonus premiano l’economia: nel 2019 risparmiati 1,2TWh

decreto maggio ecobonus

L’ecobonus ha generato oltre 3,5mld di investimenti per interventi di riqualificazione nel 2019

(Rinnovabili.it) – “L’efficienza energetica è una leva efficace per risparmiare energia, ridurre le bollette, contrastare le emissioni inquinanti, ma anche per la crescita e l’occupazione”. Con queste parole Federico Testa, presidente dell’Enea, ha presentato stamane due analisi fondamentali per le politiche energetiche nazionali. Parliamo del “Rapporto annuale sull’efficienza energetica” e quello sulle detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico e utilizzo di rinnovabili in edilizia. I documenti, entrambi redatti dall’agenzia, offrono un viaggio approfondito nel mondo degli ecobonus, del conto termico e dei certificati bianchi, tre dei principali strumenti attivati in Italia per la gestione razionale dell’energia. Un’analisi fondamentale per capire il percorso intrapreso ma anche per modulare i futuri interventi, a partire dal nuovo superbonus 110% introdotto per gli interventi di riqualificazione edilizia.

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Nel complesso, i documenti evidenziano risultati molto positivi nel 2019. Attraverso i soli interventi coperti dall’ecobonus, l’Italia ha risparmiato lo scorso anno circa 17.700 GWh/anno o 0,108 Mtep/anno, e messo in moto 3,5 miliardi di euro in investimenti edilizi. Un buon risultato che diventa ancora più evidente se si guarda a tutti e 13 gli anni di vita dell’incentivo: un lasso di tempo in cui ha aiutato a risparmiare 17.700 GWh.

Nel dettaglio, la celebre detrazione Irpef, prima di fare la comparsa in forma maggiorata (superbonus), ha stimolato 395 mila interventi di riqualificazione energetica nel 2019. Prevalgono quelli finalizzati alla coibentazione dell’involucro (oltre un terzo del totale), alla riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento dell’intero edificio (più del 30%) e alla sostituzione dei serramenti (circa un quarto). Ai dati sull’ecobonus vanno sommati quelli del Bonus Casa (le detrazioni fiscali al 50% per il recupero edilizio) che ha aggiunto un altro risparmio di circa 0,29 Mtep/anno per il 2019. 

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Buoni anche i dati del conto termico, che promuove essenzialmente interventi per l’efficienza e per le rinnovabili termiche (biomasse, solare e pompe di calore). Nel 2019 il meccanismo ha riconosciuto 285,1 milioni di euro di incentivi in accesso diretto, ovvero circa il 50% in più rispetto al 2018. In questo caso, la stima dei risparmi energetici sui consumi finali ammontava a 89 ktep. Cala invece la performance dei certificati bianchi. Nel corso del 2019 il GSE ha riconosciuto complessivamente 2.907.695 TEE – ossia il 24% in meno rispetto al 2018 – che hanno comportato un risparmio di energia primaria di 957.091 tep.

Tutti questi strumenti hanno spinto in avanti l’obiettivo di risparmio energetico, indicato dal Piano d’Azione Nazionale per l’Efficienza Energetica e dalla Strategia Energetica Nazionale. Lo scorso anno il target è stato centrato al 77,2%: a livello settoriale, il residenziale ha già superato il target indicato, l’industria è ben oltre la metà del percorso (61,9%), i trasporti hanno superato la metà dell’obiettivo (50,4%), mentre il terziario, PA compresa, è a meno di un terzo dal target (29,4%).

In questa fase di ripartenza post-Covid dobbiamo saper cogliere al meglio queste opportunità e iniziative come il superbonus che vanno nella giusta direzione”, ha aggiunto Testa.“Ampliare il raggio di azione degli interventi consentirà di amplificare le ricadute dell’efficienza e creare una filiera nazionale della ‘white economy’, rilanciando comparti strategici come l’edilizia e la produzione di beni e servizi”.

Scaricare qui il Rapporto sull’efficienza energetica:

Scaricare qui il Rapporto sull’ecobonus 

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