Una proroga più lunga, e probabilmente anche un rafforzamento dell’aliquota Irpef. Queste alcune delle opzioni in fase di studio al Governo da inserire nella prossima legge di Stabilità
(Rinnovabili.it) – Per l’ecobonus al 65% potrebbero esserci sorprese positive nella nuova finanziaria. A raccontarle, sebbene ancora si tratti ancora solo di opzioni, è il viceministro dell’Economia Enrico Morando. Intervenuto a Piacenza nel corso del convegno di Confedilizia, Morando ha spiegato alcune delle proposte oggi al vaglio del Governo in tema di detrazioni fiscali per l’edilizia. Il celebre ecobonus per il risparmio energetico, come ormai tradizione, è prorogato di anno in anno attraverso la legge di Stabilità che rivede di volta in volta anche gli interventi ammessi. Stavolta però l’estensione potrebbe essere più lunga dei consueti 365 giorni.
Non diventeranno ovviamente strutturali, ma l’ipotesi è quella di stabilizzare questi incentivi con un “allungamento dei tempi” dal momento che la “scansione annua è troppo limitata”. L’idea di allungare i tempi permetterebbe di accorpare più facilmente gli interventi di risparmio energetico con quelli di adeguamento antisismico, accorpamento a cui potrebbe corrispondere una percentuale di sgravio fiscale anche maggiore del canonico 65%
Maggiore sconto, tempi più lunghi ma anche nuovi meccanismi. Si sta studiando, rivela il vice ministro anche la possibilità di trovare “una procedura non fondata sulla detrazione Irpef: l’obiettivo è quello di permettere anche agli incapienti, di partecipare” alla ristrutturazione dei condomini, magari “recuperando il vantaggio sul versante degli oneri da riscaldamento”. L’Enea ha pensato a un meccanismo che prevedrebbe l’intervento di Cdp per finanziare i lavori, in questo modo sarebbe possibile superare il problema dell’incapienza fiscale e della difficoltà di cedere il credito alle imprese che hanno eseguito i lavori in condominio.
Morando conferma dunque quanto annunciato dal ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio parlando davanti alla Commissione Ambiente della Camera. “Questo incentivo [ecobonus 65%] deve essere reso molto robusto sulla parte antisismica”, aveva commentato il ministro. “Si può pensare in ambito di incentivo di passare da una logica di importo massimo per unità immobiliare ad una logica di metro quadro, a seconda dell’intervento previsto in maniera anche di favorire interventi su larga scala”. Delrio aveva preannunciato anche la possibilità di uno sgravio fiscale anche per la sola diagnosi e classificazione sismica dell’edificio e misure di semplificazione.