Rinnovabili • Rinnovabili •

Nuova direttiva UE sull’efficienza energetica pronta per il 2016

Bruxelles prepara un nuovo regolamento per rendere più facile ai piccoli progetti di efficienza energetica ottenere finanziamenti comunitari

Nuova direttiva UE sull'efficienza energetica pronta per il 2016

 

(Rinnovabili.it) – “Una questione di priorità”. Così è stato etichettato dalla Commissione europea il nuovo progetto di direttiva UE sull’efficienza energetica. Con molta probabilità il regolamento, che dovrebbe contenere obiettivi e misure per incrementare i tagli ai consumi energetici del 2030, sarà presentato ufficialmente all’inizio del 2016: i Ventotto hanno già trovato un accordo di massima sulla linea comune da seguire e ora l’esecutivo sta raccogliendo i pareri dei cittadini europei.

 

Secondo il progetto di relazione la maggior parte degli Stati membri deve “accelerare i rispettivi livelli di ambizione” per colpire i propri obiettivi di efficienza energetica per il 2020. Si tratta infatti di un terreno dove le nazioni europee fanno fatica a stare al passo con quanto richiesto da Bruxelles; e non si tratta solo di ritardi sulla tabella di marcia comunitaria: lo scorso marzo praticamente ogni Stato membro dell’Unione europea, con la sola eccezione di Malta, si è trovato nel mirino di un’azione legale della Commissione UE per aver recepito in maniera errata la direttiva sull’efficienza energetica nel diritto nazionale. Per rinforzare il percorso comune però, nel mese di ottobre i leader europei hanno convenuto di aumentare l’efficienza energetica del 27% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990, come parte di obiettivi del nuovo pacchetto clima-energia.

 

In questo contesto si inserisce la nuova direttiva UE sull’efficienza energetica, che avrebbe tra le sue misure quella di facilitare in piccoli progetti di retrofit energetico e taglio dei consumi.

“Il finanziamento degli investimenti nell’efficienza energetica resta una sfida importante”, si legge nel testo che prosegue spiegando l’intenzione della Commissione Ue di istituire un sistema che permetta agli investimenti più piccoli di essere aggregati. In questo modo “si potrebbero fornire migliori opportunità di investimento nel settore dell’efficienza energetica rendendo più facilmente accessibili il capitale e i programmi di finanziamento nazionali, regionali o locali”. Il piano comprenderà il rafforzamento dell’assistenza tecnica e progettuale ed un maggiore utilizzo di strumenti off-the-shelf, in particolare nel settore delle costruzioni.