Il Consiglio europeo ha adottato ieri l’Energy Efficiency Directive. Entro aprile 2013 gli Stati membri dovranno presentare i programmi nazionali per l’attuazione del provvedimento
(Rinnovabili.it) – Il sì del Consiglio Europeo si è fatto attendere ma finalmente è arrivato. A quasi un mese di distanza dall’approvazione in prima lettura del Parlamento, anche il vertice dei Ventisette ha adottato la nuova direttiva comunitaria sull’efficienza energetica, con l’astensione della delegazione finlandese e i voti contrari di spagnoli e portoghesi. Il provvedimento che entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta, contiene le nuove indicazioni normative per gli Stati Membri finalizzate a centrare l’obiettivo del 20% di risparmio energetico al 2020.
IMPEGNI VOLONTARI La direttiva stabilisce un quadro comune di misure per non mancare la meta, obbligando ciascuna nazione a fissare un obiettivo nazionale indicativo in funzione del consumo di energia primaria o finale. Entro il 30 giugno 2014, la Commissione valuterà i progressi compiuti e se l’UE è in grado o meno di raggiungere un consumo totale non superiore ai 1474 Mtep energia primaria e / o non più di 1078 Mtep di energia finale nel 2020.
EDILIZIA DEL GOVERNO Gli enti pubblici dovranno svolgere un ruolo esemplare, in quanto gli Stati membri dovranno garantire dal 1° gennaio 2014 la riqualificazione del 3% della superficie totale degli “edifici riscaldati e/o raffrescati posseduti ed occupati dal loro Governo centrale” (servizi amministrativi le cui competenze coprono l’intero territorio di uno Stato membro) con una “metratura utile totale” superiore a 500 mq; dal luglio 2015 quest’obbligo riguarderà anche quelli fino a 250 mq. Gli Stati potranno anche decidere di coinvolgere le amministrazioni di livello inferiore a quello governativo calcolando il 3% sulla somma delle superfici delle amministrazioni centrali e di quelle di livello inferiore coinvolte.
ACQUISTI VERDI E BANDI DI GARA Il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione hanno concordato un impegno simile sul fronte degli acquisti pubblici affinché le nazioni assicurino esclusivamente prodotti, servizi ed immobili ad alta efficienza energetica e incoraggino gli enti pubblici, in caso di bandi di gara per appalti di servizi con un contenuto energetico significativo, a valutare la possibilità di concludere contratti di rendimento energetico a lungo termine che consentano consistenti risparmi.
SOCIETA’ ENERGETICHE Inoltre, ogni Stato membro dovrà istituire un regime nazionale obbligatorio di efficienza energetica per garantire che distributori di energia e/o le società di vendita di energia al dettaglio conseguano, entro la fine del 2020, un obiettivo cumulativo di risparmio sugli usi finali dell’energia dell’1,5% sulla media dei volumi complessivi di vendita annuali. Tuttavia, per raggiungere questo target i Ventisette avranno a disposizione una certa flessibilità d’azione e la possibilità di utilizzare misure alternative equivalenti come la rateizzazione dell’obiettivo o l’introduzione di misure fiscali ad hoc. Gli Stati membri dovranno conformarsi alle disposizioni della presente direttiva entro 18 mesi dalla sua entrata in vigore (provvisoriamente primavera 2014).