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Diagnosi energetiche: il MISE chiarisce i dubbi delle imprese

Pubblicato il documento che mette a disposizione delle imprese e degli operatori del settore informazioni per facilitare l’esecuzione delle diagnosi energetiche

Diagnosi energetiche: il MISE chiarisce i dubbi delle imprese

 

(Rinnovabili.it) – Quando un’impresa è qualificabile come grande impresa ai fini dell’applicazione dell’obbligo di diagnosi? Cosa s’intende per “sito produttivo”? Quali sono i soggetti che possono condurre una diagnosi energetica? A queste e altre domande risponde oggi il Ministero dello Sviluppo Economico mettendo on line sul proprio sito un nuovo documento di linee guida. La pubblicazione del testo segue di poco il decreto interdirettoriale del 12 maggio con cui veniva avviato il programma destinato a stimolare le piccole e medie imprese a rendere più efficienti i loro consumi energetici. Con il documento attuale il dicastero intende fornire chiarimenti per l’applicazione delle disposizioni previste dal decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102, relative all’obbligo di esecuzione periodica delle diagnosi energetiche nelle imprese; l’articolo 8, infatti, prevede che le grandi imprese eseguano una diagnosi energetica, condotta da società di servizi energetici, esperti in gestione dell’energia o auditor energetici e da ISPRA (relativamente allo schema volontario EMAS), nei siti produttivi localizzati sul territorio nazionale. Tale strumento costituirà un’opportunità per le imprese di individuare i margini di miglioramento negli usi energetici e di intervenire per contenere i consumi, accrescendo il proprio vantaggio competitivo.

 

La prima scadenza è impostata per dicembre 2015, da ripetere successivamente ogni 4 anni. Il provvedimento impone anche che l’impresa soggetta a diagnosi se situata in prossimità di reti di teleriscaldamento o d’impianti cogenerativi ad alto rendimento, inserisca nella diagnosi anche una valutazione della fattibilità tecnica, della convenienza economica e del beneficio ambientale, derivante dall’utilizzo del calore cogenerato o dal collegamento alla rete locale di teleriscaldamento. In tal senso linee guida messe a punto dal MISE evidenziano, per ogni disposizione oggetto di analisi, il dubbio riscontrato con maggior frequenza e il relativo chiarimento. Il documento è stato predisposto con il supporto tecnico di ENEA e i contenuti sono stati oggetto di confronto con le principali associazioni di categoria del settore.