Il 50% dei costi degli interventi diagnostici sostenuti da piccole e medie imprese sarà coperto dal nuovi fondi regionali
(Rinnovabili.it) – Le piccole e medie imprese dell’Emilia Romagna potranno contare su un aiuto in più nel percorso interno di efficientamento energetico. La Regione, infatti, ha approvato e pubblicato un nuovo bando con cui finanzierà la realizzazione di diagnosi energetiche o l’adozione di sistemi di gestione dell’energia da parte delle aziende attive sul territorio.
Ultima mossa, ma solo in ordine cronologico, del PER, il bando mira a razionalizzare i consumi energetici puntando su efficienza e risparmio. Sul tavolo ci sono ben due milioni e 288mila euro, fondi cofinanziati dal Ministero dello Sviluppo economico, che serviranno a coprire la meta della spesa effettuata dalle PMI regionali. “Con questo bando– spiega l’assessore regionale alle Attività produttive e Piano energetico, Palma Costi – iniziamo a mettere in campo le azioni e provvedimenti concreti all’interno del più ampio contesto delineato dal Piano energetico regionale, approvato nelle scorse settimane”.
Il contributo andrà a coprire il 50 per cento dei costi ammissibili sostenuti dall’impresa per l’esecuzione di diagnosi energetiche, finalizzate alla valutazione del consumo di energia e al risparmio energetico conseguibile con specifici interventi (contributo massimo 5 mila euro al netto dell’Iva). Previsto il contributo anche per l’attuazione di sistemi di gestione dell’energia, comprensivi di diagnosi energetiche, e rilascio della certificazione di conformità del sistema (contributo massimo 10 mila euro al netto dell’Iva). Dal 10 aprile fino al 30 giugno di quest’anno, le piccole e medie imprese potranno inviare la richiesta online, attraverso l’applicativo web “Pride” (Programma regionale diagnosi energetiche) che sarà messo a disposizione delle imprese a partire dalla data di apertura dello sportello. I contributi verranno assegnati fino a esaurimento delle risorse e secondo l’ordine cronologico dell’invio della richiesta.
Si tratta, prosegue Costi, di una misura che “contribuisce al risparmio energetico delle imprese emiliano-romagnole ma anche in grado di favorirne lo sviluppo rendendole sempre più attrattive, più green e per questo più competitive”.