Rinnovabili • Ecobonus a bonifica amianto

DEF 2017: nuova ipotesi per estendere ecobonus a bonifica amianto

La Commissione Ambiente di Montecitorio dà parere favorevole al Documento con condizioni. Chieste misure che favoriscano l’autoproduzione da rinnovabili

Ecobonus a bonifica amianto

 

Estendere la misura fiscale degli ecobonus alla bonifica amianto: questa una delle richieste che accompagna il via libera al DEF 2017 da parte della Commissione Ambiente alla Camera. Il parere condizionato con cui i deputati hanno approvato il nuovo documento di programmazione economica cita sia la Strategia nazionale di sviluppo sostenibile che il nuovo indice BES, per introdurre un argomento sul quale l’VIII Commissione pone da sempre un’attenzione strategica: la detrazione irpef per gli interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazione degli edifici.

 

>>Leggi anche Edilizia pubblica: il decreto per la bonifica dell’amianto<<

 

La Commissione ha chiesto infatti che venga valutata la possibilità di ricomprendere fra gli interventi che beneficiano degli incentivi attualmente previsti per la riqualificazione energetica, anche quelli di bonifica degli edifici dall’amianto, “qualora tali operazioni siano effettuate contestualmente e in dipendenza da interventi finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio”. Ma nono solo.

Nelle nuove opzioni economiche dovrebbe esserci anche l’introduzione nell’attuale normativa sull’Ecobonus 65% di alcuni “circoscritti elementi integrativi”, a cominciare dalla possibilità per gli interessati di cedere anche a istituti di credito ed intermediari finanziari il credito di imposta riguardante la riqualificazione energetica e di estendere l’ambito di applicazione all’adozione di misure antisismiche (cosiddetto sismabonus).

 

Ecobonus a bonifica amianto e interventi di recupero del verde

“Si preveda la detrazione fiscale del 65 per cento per interventi relativi a operazioni di bonifica dall’amianto, escluse quelle agevolate ai sensi dell’articolo 16-bis, comma 1, lettera l) del decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 1986, qualora tali operazioni siano effettuate contestualmente e in dipendenza da interventi finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio”.

 

Questo si legge nel documento d’approvazione della Commissione Ambiente che chiede inoltre che si preveda la detrazione fiscale del 50 per cento per le spese relative ad interventi di carattere straordinario effettuati sulle pertinenze di fabbricati di qualsiasi tipo già esistenti, riguardanti la sistemazione a verde di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari. “In particolare per la fornitura e messa a dimora di piante o arbusti di qualsiasi genere e per la riqualificazione di tappeti erbosi, con esclusione di quelli utilizzati per uso sportivo con fini di lucro, anche mediante la realizzazione o l’adeguamento di impianti di irrigazione, nonché per lavori di restauro e recupero del verde inerenti a giardini di interesse storico e artistico”.

>>Leggi Stabilità 2017: ecobonus aumentato a condomini e interventi antisismici <<

 

I deputati chiedono anche che nell’ambito della definizione di nuovi criteri di sostegno alle energie rinnovabili, si definiscano misure volte a favorire meccanismi di autoproduzione per cittadini, imprese ed enti pubblici.