Il Mise ha inviato all’istituto e all’Autorità per l’Energia il nuovo schema di decreto per la determinazione delle linee guida in materia di certificati bianchi
(Rinnovabili.it) – Arriva, seppure in ritardo, il nuovo decreto sulle Linee Guida per i Certificati Bianchi. Lo schema normativo è stato inviato dal Ministero dello Sviluppo Economico all’esame della Conferenza Unificata e alla valutazione dell’Autorità per l’Energia AEEGSI a cui è richiesto un parere sul testo.
Il provvedimento sarebbe dovuto esser pronto entro 120 giorni dall’emanazione del D.Lgs 4 luglio 2014 n. 102, che stabiliva l’aggiornamento delle linee guida, oltre a individuare nei Titoli di Efficienza Energetica (TEE) come lo strumento a garanzia di oltre la metà dell’obiettivo nazionale di risparmio energetico. Ma il Mise ha velocemente accumulato ritardo sulla pubblicazione, mettendo il documento in consultazione solo ad 2015.
Il meccanismo dei TEE da oltre 10 anni sta aiutando il Paese a ridurre la spesa energetica attraverso interventi e progetti di incremento di efficienza energetica. Come? Stabilendo annualmente determinati obiettivi quantitativi di risparmio di energia primaria per i distributori di elettricità e gas naturale con più di 50.000 clienti. Si tratta di target vincolanti che i soggetti obbligati raggiungere realizzando progetti che migliorino la loro efficienza o acquistando i Certificati Bianchi sul mercato gestito dal GME o, ancora, attraverso contratti bilaterali.
Lo schema del decreto riporta gli obiettivi nazionali annui di risparmio energico da conseguire nel periodo 2017-2020 attraverso i certificati bianchi. Questi sono:
- 7,14 milioni di TEP di energia primaria nel 2017;
- 8,32 milioni di TEP di energia primaria nel 2018;
- 9,71 milioni di TEP di energia primaria nel 2019;
- 11,19 milioni di TEP di energia primaria nel 2020.
Questo significa che per il primo anno sono attesi 5,34 milioni di Certificati Bianchi da conseguire tramite interventi di efficientamento o energie da cogenerazione ad alto rendimento che salirebbero gradualmente fino a divenire oltre 7 milioni di TEE per il 2020. All’articolo 12 (Attività di verifica e controllo) sono definite le attività di verifica e controllo da parte del GSE sulla corretta esecuzione tecnica ed amministrativa dei progetti che hanno ottenuto i Certificati Bianchi. A tal proposito precisa che il Gestore potrà svolgere le verifiche durante l’intero periodo della vita utile dell’intervento, ricorrendo anche a verifiche documentali, ispezioni e sopralluoghi in situ. Inoltre può effettuare operazioni di campionamento dei combustibili e altri materiali impiegati negli interventi. Nello svolgimento di tali verifiche può avvalersi del supporto tecnico dell’ENEA e di RSE.