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Crisi energia, la Svizzera lancia una campagna di risparmio energetico

L'iniziativa mira a coinvolgere, volontariamente, un ampio numero di attori in maniera da scongiurare possibili carenze di energia, mentre il Governo ragiona su possibili razionamenti d'emergenza

campagna di risparmio energetico
Foto di Pfüderi da Pixabay

Anche Berna si prepara al peggio puntando su risparmio energetico e misure di contingentamento

(Rinnovabili.it) – Puntare sul senso di responsabilità sociale e individuale per rendere tutti partecipi delle politiche di sicurezza energetica. Anche la Svizzera ha deciso di coinvolgere cittadini e imprese negli sforzi nazionali per prepararsi all’inverno. Come? Con una campagna di risparmio energetico che durerà fino ad aprile 2023. Sotto lo slogan «L’energia è scarsa. Non sprechiamola», l’iniziativa fornirà agli utenti finali consigli e indicazioni su come risparmiare gas, oli combustibili, elettricità e altri vettori energetici. Sia a casa che sul posto di lavoro. Si va dalla riduzione delle temperature di riscaldamento allo spegnimento delle luci non necessarie, fino all’uso parsimonioso del forno domestico. Oltre 40 partner del settore pubblico e privato stanno sostenendo la campagna e sono pronti ad dar vita ad un’Alleanza per il risparmio energetico, adottando nuovi impegni di efficienza energetica.

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Ma il Governo svizzero si prepara anche a varare interventi più estremi in caso di emergenza. Il paese – che a differenza dell’Italia ha una domanda relativamente bassa di gas (circa il 15% dei consumi) ma nessun impianto di stoccaggio – potrebbe dover ricorrere a divieti e razionamenti in caso l’impegno individuale non bastasse.

Secondo quanto riportato in due documenti oggi in consultazione, il Consiglio federale ha definito una serie di misure dedicate alla riduzione del gas. Si va dal divieto di riscaldare edifici vuoti, piscine, terme e saune a quello di impiegare il gas per barbecue, caminetti e tende riscaldate. I provvedimenti stabiliscono anche di mantenere i riscaldamenti degli ambienti interni a un massimo di 19°C e l’acqua calda a 60°C massimi. Il governo ha inoltre definito degli interventi di contingentamento progressivo per tutti i consumatori ad eccezione di quelli protetti, il cui tasso sarà stabilito al momento dell’applicazione in base alla gravità dell’emergenza.