(Rinnovabili.it) – E’ tempo per i contatori intelligenti di dar fuoco alle polveri della seconda generazione (2G). I primi smart meter infatti a breve completeranno i loro 15 anni di vita tecnico-economica e i misuratori telegestiti 2G devono essere pronti a subentrare e a rispondere a precisi criteri progettuali: criteri che favoriscano l’efficienza nella gestione del servizio di misura (tempestività e affidabilità) assecondando nel contempo l’evoluzione del mercato.
A questo fine l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico ha pubblicato sul proprio sito il documento per la consultazione 416/2015/R/eel che illustra gli orientamenti in merito alla definizione delle specifiche funzionali dei contatori intelligenti di seconda generazione di energia elettrica in bassa tensione. Nel dettaglio, seguendo i principi della “progettazione a prova di futuro” (future-proof design), l’AEEGSI ha identificato dieci criteri generali da seguire, che riportiamo di seguito, in maniera integrale
1. Minimizzazione delle esigenze di riprogrammazione di sistema: l’Autorità ritiene che per la seconda generazione debba essere compiuto ogni sforzo per ridurre i tempi di riprogrammazione e che il sistema di smart metering debba essere disegnato, nel suo complesso, in modo da minimizzare le occasioni di riprogrammazione per motivi applicativi.
2. Massima indipendenza possibile da componenti hardware aggiuntivi: questo criterio richiede di preferire sempre soluzioni che permettano evoluzioni attraverso interventi di natura software e non richiedano modifiche ai componenti hardware.
3. Separazione delle risorse tra la telegestione e la messa a disposizione di dati ai clienti e a terze parti designate dai clienti: l’Autorità ritiene che nei sistemi di smart metering 2G debba essere superata l’attuale unicità delle risorse per la comunicazione e debbano essere invece dedicate risorse per la comunicazione su PLC (tecnologia di comunicazione) tra il misuratore e i dispositivi nella disponibilità del cliente, in modo separato rispetto all’utilizzo della stessa tecnologia per la telegestione.
4. Interoperabilità con dispositivi di terze parti per la messa a disposizione dei dati ai clienti o a terze parti designate dai clienti medesimi: l’interoperabilità dei dispositivi e apparecchi nella disponibilità del cliente o di terze parti da questo autorizzate permette che tali dispositivi si sviluppino secondo logiche di mercato e di innovazione.
5. Intercambiabilità tra sistemi di imprese distributrici diverse: l’Autorità ritiene che debba essere garantita non solo l’intercambiabilità dei misuratori, ma anche di altri apparati (in particolare i concentratori) o di interi sistemi di smart metering di ogni impresa di distribuzione con quelli installati da altre imprese distributrici, in modo da non ostacolare eventuali riassetti delle imprese di distribuzione in occasione della conclusione delle attuali concessioni di distribuzione prevista per il 2030.
6. Immunità in ambienti elettromagnetici perturbati: alla luce dei problemi riscontrati per effetto dello sviluppo della generazione da impianti fotovoltaici diffusi, con produzione di disturbi elettromagnetici dovuti agli inverter, è necessario assumere, in occasione della progettazione dei misuratori 2G, tutte le misure di carattere necessarie ad assicurare la massima immunità del sistema di comunicazione su linea elettrica dagli ambienti elettromagnetici perturbati.
7. Multicanalità per la comunicazione e la messa a disposizione dei dati: l’Autorità ritiene opportuno garantire la possibilità di attivare servizi di comunicazione aggiuntiva rispetto a quelli che possono transitare sulla linea elettrica via PLC (power line carrier).
8. Sicurezza informatica avanzata (cybersecurity): deve essere condotta un’analisi di rischio per stabilire le misure più appropriate da introdurre per garantire la sicurezza informatica, oggi lasciate su base volontaria.
9. Progressiva integrazione con i sistemi intelligenti di distribuzione (smart distribution system): il passaggio alla seconda generazione di contatori elettronici deve essere considerato come un’occasione di sviluppo innovativo dei sistemi di distribuzione di bassa tensione.
10. Minimizzazione dei vincoli di “retrocompatibilità” per la terza generazione di misuratori: nella progettazione del sistema di seconda generazione, le imprese distributrici dovrebbero considerare anche la minimizzazione dei vincoli di retrocompatibilità da garantire in occasione della sostituzione dei contatori 2G alla fine della loro vita tecnica-economica.