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Ridurre i consumi energetici, il ruolo delle famiglie nella transizione

Il progetto  Energise ha studiato la cultura energetica di 300 famiglie in 8 Paesi con l’obiettivo di comprendere dove le abitudini quotidiane possono fare la differenza

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Come ridurre i consumi energetici familiari in due semplici mosse

(Rinnovabili.it) – Che ruolo possono avere le famiglie nella transizione energetica? Quali modifiche nelle nostre abitudini quotidiane possono ridurre i consumi energetici? Il progetto europeo Energise, guidato dall’Università di Ginevra (UNIGE), in Svizzera, sta cercando di dare una risposta concreta a queste domande coinvolgendo direttamente i cittadini. L’iniziativa è partita da un semplice esperimento: provare a ridurre i consumi energetici di 300 famiglie, in otto Paesi europei, controllando la temperatura dei sistemi di riscaldamento e riducendo il numero di lavatrici effettuate, per un periodo di quattro settimane. I risultati hanno mostrato come con queste semplici modifiche si sia potuto risparmiare il 6% dell’energia e 13 milioni di metri cubi di acqua, senza alcun impatto sul normale livello di confort domestico.

 

Nella trasformazione energetica richiesta dall’attuale crisi climatica, le iniziative che mirano ad un uso più sostenibile dell’energia residenziale possono svolgere un ruolo determinante. Alcune sono già divenute pratiche comuni, come nel caso della sostituzione dei dispositivi d’illuminazione. “Ma non è abbastanza”, spiega Marlyne Sahakian, docente presso la Facoltà di Scienze Sociali dell’UNIGE. “Perché ci sia un vero cambiamento, dobbiamo affrontare il consumo energetico in relazione alla vita di tutti i giorni in tutta la sua complessità, il che significa considerare le norme sociali in relazione ai livelli di comfort e all’igiene”.

 

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Energise ha monitorato i vari nuclei familiari utilizzando un approccio basato sui “laboratori viventi”. “L’idea non era di imporre un determinato tipo di comportamento alle persone, ma di unirsi a loro nel pensare a come avrebbero potuto ridurre i consumi energetici“. Il progetto si è concentrato su riscaldamento e utilizzo della lavatrice, impostando due sfide, ossia mantenere o cercare di avvicinare la temperatura indoor a 18°C e dimezzare i cicli di lavaggio. Ogni famiglia ha ricevuto un kit contenete articoli che fossero d’aiuto nell’operazione, come indumenti pesanti o smacchiatori naturali.

La buona notizia? Non solo il progetto è riuscito nel suo intento, ma la maggior parte delle famiglie di Energise ha fatto propri i nuovi modi di vivere una volta terminato l’esperimento. “Il concetto di risparmio energetico è astratto, motivo per cui è necessario collegarlo al comfort. I nostri risultati mostrano che le famiglie che non sperimentano la povertà energetica ma vivono intorno ai 20 o più gradi in casa possono ridurre il termostato di appena 1 ° C , senza cambiare i loro livelli di comfort”, ma ottenendo di fatto bollette più leggere.

 

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