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Autoconsumo collettivo: – 60% consumi nel condominio energetico di Scandiano

Il progetto di riqualificazione, coordinato dalla società consortile ART-ER, coinvolge 48 abitazioni e diverrà il primo esempio concreto di Comunità di Autoconsumo Collettivo in Emilia-Romagna

condominio energetico di Scandiano

(Rinnovabili.it) – Un po’ alla volta aumentano i progetti nazionali di autoconsumo collettivo. Complici anche i nuovi incentivi alla riqualificazione offerti con il superbonus 110%, le comunità di energy citizen stanno finalmente pianificando le prime esperienze. Tra queste c’è anche il progetto di ART-ER, la Società Consortile dell’Emilia-Romagna nata per favorire la crescita sostenibile della regione. ART-ER sta coordinando la creazione del primo condominio energetico di Scandiano, comune in provincia di Reggio Emilia. L’iniziativa coinvolgerà 48 abitazioni in un viaggio di riqualificazione energetica verso la quasi completa autosufficienza. Come? Attraverso l’integrazione di un impianto fotovoltaico con un sistema di accumulo per alimentare le utenze domestiche e una “flotta condominiale” di veicoli elettrici.

Nel dettaglio si tratta di un condominio composto da 20 appartamenti di proprietà privata e 28 di proprietà del Comune di Scandiano e gestite da ACER Reggio Emilia. A pieno regime diventerà il primo esempio concreto di Comunità di Autoconsumo Collettivo in Emilia-Romagna, creando un modello che potrà essere replicato su ampia scala, grazie soprattutto ai dati raccolti ed elaborati nella fase di monitoraggio. 

I dati preliminari

Secondo i primi calcoli sperimentali, il condominio energetico arriverà ad avere un autoconsumo di 62.300 kWh ogni anno, evitando il rilascio di circa 30 tonnellate di CO2.La possibilità di produrre “in casa” la propria elettricità comporterà una riduzione di oltre il 60% del prelievo di energia dalla rete, con evidenti vantaggi in termini di bolletta.

Inoltre, grazie al nuovo decreto su autoconsumo collettivo e comunità energetiche, per tutta l’energia prodotta i singoli utenti beneficeranno di un corrispettivo pari a circa 5 centesimi a kWh. “I flussi economici generati consentiranno il recupero dell’investimento in tempi rapidi – si legge in una nota stampa – limitando l’esborso iniziale e traducendosi poi in risparmi costanti per i residenti”.

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“Nel progetto sono previsti anche interventi e accorgimenti in grado di garantire l’equa ripartizione dei benefici tra tutti i residenti, attraverso l’installazione di sistemi di misurazione, controllo e contabilizzazione per tutti i punti di prelievo e consegna energetica di ciascuna scala”. L’iniziativa, cofinanziata dalla Regione Emilia-Romagna ed Enel X, è realizzata grazie al supporto e alle sperimentazioni sul campo da parte dei partner tecnici: Università di Bologna, ENEA e la stessa ACER Reggio Emilia.