L’autoconsumo collettivo “colpisce ancora”
(Rinnovabili.it) – “Oggi si compie un passo avanti nel percorso intrapreso verso la diffusione delle comunità energetiche”. Con queste parole il Senatore Gianni Giorotto ha preso parte all’inaugurazione del primo “condominio autoconsumatore collettivo” d’Italia. Ci troviamo a Pinerolo, comune in provincia di Torino; qui il progetto Energheia, nato dall’intesa tra Acea Nuove Energie e Tecnozenith, sta portando avanti un’ambiziosa opera di efficientamento energetico degli immobili civili. E, grazie alla collaborazione con l’Energy Center del Politecnico di Torino, uno dei palazzi al centro dell’iniziativa ha raggiunto il massimo negli interventi di retrofit.
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Nel dettaglio l’edificio è ad un soffio dalla completa l’autosufficienza, riuscendo oggi a produrre circa il 90% del suo fabbisogno energetico. Il tutto in un’ottica di condivisione e gestitone che ne hanno fatto un’esperienza unica sul territorio nazionale. “Siamo una realtà che vende energia elettrica e gas, ci si potrebbe chiedere dunque quale possa essere l’interesse a fare risparmiare il 90% ai condomini”, spiega Francesco Carcioffo, Amministratore Unico di Acea Energie Nuove. “Ma siamo convinti che questa sia la nuova frontiera dell’economia, nel segno della transizione energetica che parte dal nostro stesso modello di business”.
Il condominio autoconsumatore collettivo di Pinerolo
Cosa rendere speciale il primo condominio autoconsumatore collettivo d’Italia? Innanzitutto che si tratta di un progetto già operativo. I lavori svolti in questi mesi hanno regalato all’edifico soluzioni in grado di far sposare l’ormai famoso concetto di nZEB con quello più recente di autoconsumo condiviso. Oggi i condomini possono contare su moduli fotovoltaici da 20 kW con annesso pacco batterie da 13 kWh, lato elettrico. E su pannelli solari termici per la produzione acqua calda sanitaria e una pompa di calore aria-acqua reversibile per la climatizzazione degli interni (83 kW in riscaldamento, 71 kW in raffrescamento).
Gli interventi – grazie ai quali il palazzo è divenuto uno dei siti dimostrativi del progetto europeo denominato Buildheat – hanno incluso anche: l’installazione di nuovi infissi con doppi vetri a taglio termico; la posa di una facciate ventilata prefabbricata sulle quattro pareti; l’isolamento delle superfici orizzontali con cappotto di EPS; un nuova sottocentrale per integrazione dei diversi sistemi produttivi; l’installazione 13 Enerboxx per la distribuzione la contabilizzazione termica e l’accumulo sanitario in ogni alloggio; un sistema BMS (Building Management System) per lettura e gestione da remoto di tutti gli impianti e parametri energetici dell’edificio.
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Si tratta, aggiunge il senatore pentastellato del “primo condominio d’Italia che si dota al proprio interno di una comunità energetica a fonti rinnovabili (CER). A marzo scorso a Magliano Alpi ho inaugurato la prima CER in Italia, articolata su più edifici […] quello di Pinerolo è il primo condominio autoconsumatore collettivo d’Italia, un esempio senza precedenti nel nostro Paese”. Il progetto, spiega Giortto “apre prospettive fino a poco tempo fa inimmaginabili in termini di risparmi nella bolletta energetica, se si pensa che in Italia ci sono 1.200.000 condomini, all’interno dei quali vivono 20 milioni di persone. Un risparmio che dalla bolletta si allarga a livello nazionale perché più energia rinnovabile viene prodotta, autoconsumata e condivisa più si abbassano i costi dell’energia e i costi strutturali di sistema, che grazie alle CER possono essere abbattuti in maniera considerevole”.
“L’Energy Center del Politecnico di Torino – ha dichiarato prof. Romano BORCHIELLINI – Referente del Rettore per il centro del PoliTo – ha lanciato nel 2020 il ‘Manifesto delle Comunità Energetiche’ per una centralità attiva del Cittadino nel nuovo mercato dell’energia. Riscontro con piacere che il Manifesto sta agendo da catalizzatore di processi virtuosi di Transizione Energetica come quello presentato a Pinerolo”.