La nuova iniziativa riunisce gli Stati membri, le istituzioni finanziarie e la Commissione per creare un quadro di finanziamento sostenibile e a lungo termine per gli investimenti nell’efficienza energetica
Bruxelles sta lavorando anche alla creazione hub nazionali
“Ci vogliono 6 anni per raggiungere i nostri obiettivi di efficienza energetica (2030). 6 anni per garantire che siamo sulla strada della neutralità climatica. Se non aumentiamo gli investimenti adesso, rimarremo indietro fin dall’inizio”. Con queste parole la Commissaria europea all’Energia, Kadri Simson, ha lanciato stamane la Coalizione UE per il Finanziamento dell’Efficienza energetica (European Energy Efficiency Financing Coalition). La misura arriva a valle della dichiarazione firmata dai Ventisette a dicembre 2023 in cui si condivideva l’importanza di supportare economicamente l’efficientamento energetico come strumento della transizione ecologica.
Un supporto fatto oggi di collaborazione d’alto livello, sia politica che finanziaria. E che vede la partecipazione oltre che dell’Esecutivo comunitario e dei Paesi Ue anche di grandi istituzioni finanziarie.
“Il risparmio energetico è uno dei pilastri principali del piano REPowerEU”, ha sottolineato Simson. “È il modo più rapido ed economico per affrontare la dipendenza dai combustibili fossili e ridurre le bollette energetiche per i consumatori. La Coalizione può contribuire a dare attuazione agli impegni assunti nell’ambito del Green Deal e di REPower EU. Si tratta di un risultato concreto della rifusione della Direttiva sull’efficienza energetica, entrata in vigore lo scorso ottobre”.
Come funziona la Coalizione per il Finanziamento dell’Efficienza energetica
La Coalizione Europea per il Finanziamento dell’Efficienza Energetica nasce con l’obiettivo di creare un ambiente di mercato favorevole per gli investimenti nel settore. Come? Sviluppando nei prossimi anni una piattaforma per il dialogo, la condivisione di esperienze e lo sviluppo di nuove iniziative di cooperazione in tema di spesa sull’efficientamento energetico. Facilitando l’attuazione di strumenti e programmi finanziari.
Per farlo opererà su tre diversi livelli: un livello politico, un gruppo di esperti e hub nazionali che avranno il ruolo di identificare soluzioni specifiche per ciascuno dei 27 mercati. Ogni paese membro infatti è invitato a creare il proprio hub, nominando una persona specifica come presidente e responsabile del suo funzionamento.
“Dobbiamo assolutamente trovare soluzioni per colmare il gap finanziario sull’efficienza energetica”, ha aggiunto la Commissaria. “La sola ristrutturazione edilizia comporta un gap di investimenti pari a 275 miliardi di euro ogni anno”. Ovviamente, spiega Simson, le risorse pubbliche sono fondamentali ma da sole non bastano. Servono anche le giuste politiche, la cooperazione a livello europeo e a livello nazionale. “Possiamo far sì che ciò accada con gli Stati membri, le istituzioni finanziarie e la Commissione, che lavorano tutti insieme nella stessa direzione”.