(Rinnovabili.it) – Gli sforzi per attenuare le conseguenze del cambiamento climatico devono tenere sempre al centro dei propri interessi l’efficienza energetica. Partendo dalla consapevolezza che si possa fare molto di più in termini di efficienza sia che si concentri nel settore dei trasporti, dell’edilizia o dell’energia una nuova ricerca del Tyndall Centre per la Ricerca sul Cambiamento Climatico dell’Università dell’East Anglia suggerisce di aumentare l’attenzione per proteggere l’ambiente. Un rapporto pubblicato oggi in Nature Climate Change dimostra che lo sforzo per lo sviluppo di energia tecnologie per la fornitura è doppio rispetto a quanto è stato fatto per migliorare l’efficienza con cui l’energia viene utilizzata.
La ricerca mostra che tecnologie efficienti per l’uso finale hanno il potenziale per contribuire a grandi riduzioni delle emissioni e fornire rendimenti più elevati negli investimenti sociali. Il team di scienziati provenienti da Austria e Stati Uniti ha scoperto che la maggior parte degli sforzi governativi compiuti da istituzioni pubbliche e private sono dirette a favorire le tecnologie di approvvigionamento energetico. Tutto questo a scapito dell’efficienza energetica negli usi finali dell’energia, dove i benefici potenziali sarebbero di gran lunga superiori.
A tal proposito il dottor Wilson ha dichiarato: “Circa i due terzi di tutti gli sforzi di innovazione pubblici sono diretti verso le tecnologie di approvvigionamento energetico. E’ fondamentale che le innovazioni nella fornitura di energia rinnovabile continuino, ma lo squilibrio della spesa deve essere sanato con urgenza se si vogliono mitigare i cambiamenti climatici. L’evidenza suggerisce fortemente che gli usi finali dell’energia e l’efficienza sono i modi più efficaci per attenuare i cambiamenti climatici. “