L’associazione appoggia l’iniziativa del Governo di contenere la spesa agendo anche sull’illuminazione urbana, ma auspica che questa sia una manovra utile a far luce su efficienza energetica
(Rinnovabili.it) – Spegniamo i lampioni delle città, ma puntiamo i riflettori sull’efficienza energetica. È questo il pensiero di Legambiente in merito al provvedimento contenuto nella legge di stabilità, che prevede di ridurre l’illuminazione urbana ed extraurbana durante le ore notturne. «Il provvedimento è infatti sicuramente lungimirante da un punto di vista ambientale – ha commentato il vice-presidente nazionale di Legambiente Edoardo Zanchini – ma più che spegnere i lampioni, dovrebbe essere il primo di una serie di interventi seri e mirati per investire partendo dalle tecnologie di illuminazione a 360 gradi sull’efficienza energetica da parte delle amministrazioni pubbliche». Triplice il beneficio che per Zanchini ci sarebbe intervenendo sull’efficienza degli impianti di illuminazione: meno spesa, meno consumi energetici e meno inquinamento luminoso, attraverso una serie di interventi, però, che non devono essere ostacolati dal Patto di Stabilità: «È assurdo – ha aggiunto il vice-presidente – che provvedimenti di efficienza energetica sull’illuminazione o sui consumi degli edifici pubblici siano impediti per miopi ragioni di bilancio anche quando permettono di realizzare dei guadagni quantificabili nel tempo».
Eppure soluzioni capaci di ridurre i costi delle bollette e di risparmiare chilowattora e decine di migliaia di tonnellate di CO2. Per Zanchini, infatti investire nell’efficienza conviene alle casse pubbliche e all’ambiente: «Una riduzione immediata di almeno il 30% dei consumi elettrici complessivi, con la riduzione dei costi fissi per la potenza impegnata e il raddoppio della durata delle lampade, con il dimezzamento dei costi di manutenzione».