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Studio: la carbon tax può far crescere l’efficienza energetica

Secondo una ricerca internazionale la tassazione delle emissioni di carbonio sarebbe in grado di favorire l'innovazione migliorando l’uso dell’energia

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Credit: State Farm (CC BY 2.0)

 

Un aumento dell’1% della quota dei costi energetici migliora l’efficienza dell’uso energetico dell’1,2% in 20 anni

(Rinnovabili.it) – La tassazione della CO2 non costituisce solo uno strumento di lotta alle emissioni ma rappresenta anche una soluzione per incrementare l’efficienza energetica. Questa la tesi sostenuta in un nuovo articolo pubblicato su Joule (testo in inglese) da Rong Wang, Harry Saunders e Ken Caldeira della Carnegie Institution for Science, insieme a Juan Moreno-Cruz dell’Università di Waterloo. Il team ha cercato di quantificare i benefici energetici associati alla carbon tax arrivando ad affermare che i miglioramenti d’efficienza, indotti attraverso i prezzi del carbonio, consentirebbero di risparmiare fino al 30% dell’energia nel prossimo futuro.

 

“È stato a lungo teorizzato che l’aumento dei prezzi della CO2 sia in grado di fornire un incentivo per ridurre le emissioni attraverso miglioramenti dei consumi energetici”, ha spiegato l’autore principale Rong. “Per questo motivo abbiamo voluto studiare i dati storici e determinare in che modo gli aumenti di costo abbiano influito in passato sull’efficienza nell’uso dell’energia”.

 

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Il gruppo ha così scoperto che storicamente, in vari paesi, quando il costo dell’energia comprendeva una frazione maggiore del costo di produzione, quelle stese nazioni trovavano nuovi modi per ridurre i consumi o usare le risorse in maniera più efficiente. Rong e i suoi colleghi si sono chiesti cosa sarebbe accaduto se queste relazioni storiche tra costi energetici e miglioramenti dell’efficienza costituissero un trend valido anche per il futuro. Se questa dinamica fosse continuamente in gioco, secondo il loro modello, un aumento dell’1% della quota dei costi energetici migliorerebbe l’efficienza dell’uso energetico dell’1,2% in 20 anni. Ed entro il 2100 il consumo di energia si ridurrebbe fino al 30% rispetto alle simulazioni in cui questa dinamica non è stata considerata.

 

“Altri studi hanno esaminato come la carbon tax potrebbe guidare l’innovazione nelle energie rinnovabili”, ha spiegato Caldeira. “Ma noi dimostriamo che porterebbe anche a un consumo di energia più efficiente, non solo inducendo le persone a utilizzare la migliore tecnologia esistente, ma anche motivandole a innovare i propri consumi. Ciò significa che risolvere il problema climatico, anche se ancora difficile, potrebbe essere un po’ più facile di quanto si pensasse”.

 

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