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I Caraibi verso la rivoluzione energetica green

Rivoluzione energetica nei Caraibi(Rinnovabili.it) – Sulla scia della dichiarazione di Richard Branson, il milionario che ha deciso di istallare una micro rete energetica servita da fonti rinnovabili che alimenteranno l’albergo di lusso del quale è proprietario sull’isola caraibica Necker altre isole dell’arcipelago hanno deciso di affidarsi a progetti simili.

Queste isole vantano il triste primato di pagare uno dei prezzi energetici più alti del Pianeta, tre volte superiore a quello europeo, da qui la decisione di investire un totale di un miliardo di dollari in progetti energetici green che oltre ad abbassare l’importo della bolletta sapranno diminuire l’impatto inquinante derivante dalla combustione di combustibili fossili attualmente impiegati per ottenere elettricità.

 

Governi, imprese ed esperti di energia hanno valutato la situazione e deciso che investire nella realizzazione di impianti energetici a basso impatto ambientale. Ora che è stata comunicata l’intenzione i progetti per l’aumento dell’efficienza energetica e la produzione di energia green presentati al governo dovranno essere selezionati e scelti dall’Overseas Private Investment Corporation (Opic), che fa capo al governo statunitense, dalla società energetica NRG, dal governo tedesco e da altri enti che stanno gestendo l’iniziativa.

Accanto al progetto anche l’iniziativa di 8 isole dell’arcipelago tra cui St Lucia, St Kitts, Dominica, Turks e Caicos e Aruba che si stanno impegnando in retrofit degli ospedali e delle scuole oltre che nella costruzione di progetti fotovoltaici per aumentare la quota di energia green.

 

“Saremo pronti ad approvare fino a 250 milioni di dollari di finanziamenti per i progetti. Questi potrebbero sostenere interventi in scuole o ospedali, o potrebbero essere utilizzati per sviluppare parchi eolici e fotovoltaici. A seconda dei progetti potremmo riuscire ad investire oltre 1 miliardo di dollari”, ha detto Lynn Tabernacki, amministratore delegato di Opic e responsabile dei programmi di energia rinnovabile.

“Questo progetto potrebbe rappresentare un punto di svolta nei Caraibi migliorando l’efficienza energetica e riducendo le emissioni rendendo queste isole sostenibili”, ha concluso.

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