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Nuovi contributi per le rinnovabili domestiche: l’Alto Adige fa scuola

Nuovi contributi per le rinnovabili domestiche: l’Alto Adige fa scuola

 

(Rinnnovabili.it) – Partire da efficienza e rinnovabili per raggiungere risultati importanti sul piano climatico. La strategia energetica della Provincia autonoma di Bolzano è praticamente inseparabile dagli obiettivi sulle emissioni. Entro il 2020, il territorio intende portare la copertura di consumo energetico con fonti rinnovabili al 75% e ridurre il fabbisogno pro capite a 2.500 watt nel 2020, dando una generosa mano al taglio della CO2. Target che aumentano ancora in ambizione se si sposta la dead-line al 2050. “Se vogliamo affrontare con efficacia il cambiamento climatico, – spiega l’assessore provinciale Richard Theiner – dobbiamo utilizzare le fonti di energia nel modo più intelligente possibile”.

 

Gli obiettivi fanno parte del Piano Clima Energia Alto Adige 2050 presentato in questi giorni da Theiner assieme ai nuovi contributi provinciali dedicati agli interventi di retrofit e impiego delle fonti alternative. I principali beneficiari saranno le famiglie.

Non si tratta di una completa novità, in quanto la Giunta ha deciso di alzare i bonus provinciali in molti casi già concessi. Oggi, ad esempio, il contributo per il risanamento energetico degli edifici copre il 30% dei costi riconosciuti, “ma con i nuovi criteri sarà aumentato al 50% per risanamento energetico complessivo con annessa certificazione dello standard Casa Clima, ha spiegato la direttrice dell’Ufficio provinciale risparmio energetico Petra Seppi. In caso contrario, il contributo resta del 30%.

 

Tra le novità c’è anche l’aumento dal 30 al 70% del contributo per il risanamento energetico dei condomini. Le nuove linee guida puntano anche sull’utilizzo delle rinnovabili. La nuova quota di contributo sale al 50% dei costi aggiuntivi nel caso, ad esempio, di un impianto di riscaldamento a pellets rispetto a una caldaia tradizionale. Nuovo è poi il contributo provinciale per la sostituzione di impianti di illuminazione pubblica: i Comuni potranno contare su un finanziamento del 50% dei costi riconosciuti. Per impianti fotovoltaici e impianti eolici realizzati in zone senza possibilità di allacciamento alla rete elettrica il contributo è del 65%.

 

“Poiché in alcuni ambiti abbiamo elevato la percentuale di contributo, probabilmente aumenterà il numero delle domande e quindi l’importo per questa voce”, ha osservato l’assessore. Un finanziamento tuttavia bilanciato dal fatto che non è prevista la costruzione di nuovi impianti di teleriscaldamento e non saranno più incentivati i generatori di calore nelle nuove costruzioni, poiché la direttiva sull’efficienza energetica prescrive una quota fissa minima di energia rinnovabile nei nuovi edifici.

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