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Le bio-batterie a base di batteri diventano realtà

Gli scienziati della University of East Anglia hanno compiuto un importante passo avanti nei tentativi mondiali di generare energia elettrica pulita dai microorganismi

Le bio-batterie a base di batteri diventano realtà

(Rinnovabili.it) – La Shewanella oneidensis non è un batterio patogeno per l’uomo, ma il suo destino potrebbe comunque essere strettamente legato a quello dell’umanità. Un team di scienziati dell’Università dell’East Anglia ha infatti impiegato questo microrganismo nella produzione di  bio-batterie ecocompatibili. A dire la verità non è la prima volta che la Shewanella finisce nelle mire della ricerca energetica o in quella ambientale. Il batterio, infatti, possiede una riconosciuta capacita di ridurre i metalli pesanti velenosi così come di produrre idrocarburi a catena lunga direttamente da biossido di carbonio, acqua e luce solare.

 

Tuttavia il team britannico ha saputo compiere un vero e proprio passo avanti  sul fronte della realizzazione di batterie “naturali”. I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista Proceedings of National Academy of Sciences (PNAS), mostrano che le proteine ​​sulla superficie di questi batteri sono in grado di produrre una corrente elettrica semplicemente venendo in contatto con una superficie minerale. La ricerca dimostra come sia possibile per i batteri essere posti direttamente sulla superficie di un metallo o di un minerale e trasferire la carica attraversa le loro membrane cellulari. In altre parole ciò significa che è possibile “legare” i batteri direttamente agli elettrodi.

 

Il gruppo ha creato una versione sintetica di questo batterio utilizzando solo le proteine ​​e inserendole in piccole capsule lipidiche per testare come gli elettroni si trasferiscano al minerale e viceversa. “La nostra ricerca –  spiega lo scienziato Tom Clarke – dimostra che queste proteine ​​possono attraverso il “tocco” diretto della superficie minerale, produrre una corrente elettrica”. Questi batteri mostrano un grande potenziale per  le celle a combustibile microbiche, in cui l’elettricità può essere generata dalla degradazione dei rifiuti domestici o agricoli. Un’altra possibilità è quella di utilizzare questi microorganismi come fabbriche in miniatura sulla superficie di un elettrodo.