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ATENES-AUC, per una centralità attiva dei cittadini nell’autoconsumo collettivo

autoconsumo collettivo

di Sergio Olivero

(Rinnovabili.it) – Il giorno 14 maggio 2021, in occasione della presentazione a Pinerolo del primo condominio autoconsumatore collettivo operativo d’Italia, è stata annunciata la costituzione della “Associazione per la Transizione Energetica Equa e Sostenibile attraverso l’Autoconsumo CollettivoATENES-AUC.

Il condominio è stato realizzato da Acea Energie Nuove, società pubblica del Pinerolese, attraverso un intervento di efficientamento energetico nell’ambito del progetto Energheia in Joint Venture con Tecnozenith e con la collaborazione dell’Energy Center del Politecnico di Torino. L’edificio, divenuto “smart”, opera come “Autoconsumatore Collettivo” (AUC).

Le città italiane sono in gran parte costituite da Condomini residenziali che possono trovare nell’«Autoconsumo Collettivo» (AUC) uno strumento efficace nei processi di Transizione Energetica.

La Natura giuridica del Condominio e il ruolo dell’Amministratore, normati da leggi e prassi consolidate, sono potenzialmente in grado di assicurare la governance efficace della gestione energetica dell’immobile. C’è poi l’esigenza di «convincere» i progettisti degli impianti, gli amministratori, i proprietari e i condòmini della convenienza degli interventi impiantistici: sono pertanto necessari tool di simulazione, in prospettiva certificabili, che permettano di stimare i vantaggi dell’AUC e di fornire confronti quantitativi con le prestazioni energetiche e di redditività rispetto ad altri schemi di incentivazione. Vanno poi individuati i criteri applicabili -con le relative procedure di approvazione- per la ripartizione degli incentivi ai condòmini, tenendo conto di algoritmi premianti e delle norme di legge, con riferimento alle quote di proprietà degli impianti ed al diritto condominiale.

Bisogna premiare i comportamenti energeticamente “virtuosi” (ad esempio il consumo nelle ore in cui c’è disponibilità di energia rinnovabile da parte dell’impianto fotovoltaico, consentendo di compensare produzione e carichi), e per fare ciò devono essere operativi Building Management Systems (BMS) e piattaforme digitali in grado di gestire le misure dei flussi energetici entranti e uscenti.

Costituire un AUC significa disporre di una interessante combinazione di bonus, associando ad esempio gli interventi di installazione di impianti fotovoltaici (incentivati al 50%) con i 100 €/MWh per 20 anni sull’energia autoconsumata collettivamente.

Un AUC può dirsi costituito se si realizzano contemporaneamente le seguenti condizioni: impianto fotovoltaico di nuova realizzazione (attivato dopo il 1 marzo 2020); presenza di condòmini, titolari dei punti di connessione (POD), convinti e consapevoli e che siano arrivati ad una decisione condivisa e formalizzata; disponibilità di criteri di ripartizione degli incentivi approvati dall’assemblea condominiale e compatibili con normativa e prassi vigenti; procedura completata sul portale GSE. La presenza di meter, BMS e piattaforme IoT in grado di allocare gli incentivi secondo i criteri condivisi dai condòmini (in pratica un “cruscotto” condominiale) facilita la gestione dell’AUC.

La complessità dei processi autorizzativi, costruttivi, impiantistici, tecnologici, gestionali e fiscali rischia di escludere il «cittadino-condòmino» da un ruolo attivo e partecipato nei processi di Transizione Energetica: è quindi necessario «mettere il condòmino al centro” dei processi di miglioramento del patrimonio edilizio residenziale, favorendo l’accesso ai meccanismi di incentivazione, migliorando le prestazioni energetiche e rendendole misurabili e accessibili.

Servono pertanto meccanismi cooperativi virtuosi e modelli di business innovativi orientati alla creazione di valore economico, sociale e ambientale, abilitando logiche di equa redistribuzione locale dei vantaggi derivanti dalla Transizione Energetica. E’ quindi necessario favorire la diffusione delle buone prassi, evitare approcci scoordinati e ridurre i costi di consulenza e progettazione degli AUC, considerando l’autoconsumo collettivo come base tecnologica e organizzativa su cui costruire meccanismi inclusivi di social innovation.

Il Dr. Francesco Demetrio Minuto, nell’ambito di progetti di ricerca sulle Comunità Energetiche dell’Energy Center del Politecnico di Torino, ha sviluppato un tool per pianificazione delle comunità energetiche. Lo strumento nasce per dare supporto nella fase di dimensionamento dei progetti di AUC per la scelta consapevole del miglior business model. Il software esegue un’analisi di fattibilità tecno-economica per diverse soluzioni impiantistiche e tecnologiche, confrontando i vari meccanismi di incentivazione disponibili. Alla base del conteggio c’è la simulazione di ogni membro della Comunità Energetica, con il proprio consumo orario, ed eventualmente la produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili. Una delle caratteristiche più interessanti è l’analisi delle performance energetiche, economiche, ed ambientali della CE nel suo insieme, e parallelamente quelle ottenute dal singolo membro applicando algoritmi di ripartizione dell’energia condivisa. 

ATENES-AUC nasce per promuovere la centralità del cittadino-condòmino rispetto ai processi di miglioramento del patrimonio edilizio residenziale e supportare il rinnovamento e l’evoluzione del sistema edilizio italiano, adattando strutture e impianti per assicurare la riduzione dei consumi di combustibili fossili, aumentare l’efficienza energetica degli involucri, ridurre le emissioni di gas climalteranti e migliorare la qualità e salubrità degli ambienti interni.

Il “Manifesto delle Comunità Energetiche” promosso dall’Energy Center del Politecnico di Torino ha ispirato la costituzione di ATENES-AUC per agevolare i processi la Transizione Energetica degli ecosistemi urbani sulla base di meccanismi cooperativi virtuosi e di modelli di business innovativi.

Nei prossimi mesi e anni si costituiranno migliaia di AUC sul territorio nazionale: ATENES-AUC intende agevolare l’aggregazione di questi AUC per «dare voce ai condòmini ed ai condomìni» secondo una visione «bottom-up» di democrazia energetica basata sulla centralità del cittadino-prosumer.

L’auspicato superamento degli attuali vincoli normativi (in primis quello che limita il territorio di aggregabilità alla cabina di trasformazione MT/BT) e del concetto di “prossimità” (con riferimento alla Direttiva 944/2019) apre la strada a ipotesi di “reti di condomini”, in grado di rappresentare un fattore abilitante nei processi di rinnovamento e rigenerazione urbana, nonché un importante catalizzatore di una narrazione che parte dal “condòmino” consapevole per realizzare un Transizione Energetica che lasci sul territorio una parte significativa del valore aggiunto dei processi di Transizione Energetica.

di Sergio Olivero – Responsabile Business&Finance Innovation – Energy Center del Politecnico di Torino, Presidente del Comitato Scientifico di ATENES-AUC

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