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La Terra chiede energia, gli scienziati rispondono

energia(Rinnovabili.it) – Per soddisfare la fame di energia del pianeta i ricercatori stanno conducendo una serie di analisi che prendono in considerazione tutte le tecnologie e le fonti a disposizione.

Consapevoli dell’evoluzione che i sistemi energetici di sviluppo hanno portato avanti da quando furono realizzate le prime infrastrutture, i ricercatori stanno cercando soluzioni che riescano ad adeguare le reti di trasmissione alla nuova disponibilità energetica. Per questo gli esperti della Boston University stanno cercando di sviluppare un software che permetterà di indirizzare l’energia prodotta da fonti rinnovabili verso una rete decentralizzata, come già accade per i dati su internet.

Il team di ricerca, guidato da Pablo Ruiz, ha individuato algoritmi che analizzano il i flussi di energia attraverso la rete di trasmissione e di individuare i percorsi meno congestionati. A conoscenza di queste informazioni, gli operatori di rete possono quindi manovrare interruttori di apertura e chiusura di ingresso dei flussi energetici con la possbilità di reindirizzare l’energia e mettere realmente a disposizione tutta l’elettricità prodotta.

Ruiz ha inoltre stimato che il Topology Control Algorithms software potrebbe far risparmiare circa 73 milioni di euro all’anno legati ai costi di congestione.

 

Contemporaneamente gli scienziati in Giappone hanno sognato un piano un po’ più audace per garantire approvvigionamento energetico della terra. Iflscience.com riferisce che i ricercatori della Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) stanno esplorando la possibilità di sviluppare una fattoria solare gigante nello spazio. La centrale orbitante potrebbe raccogliere l’energia del sole praticamente senza vincoli di tempo, stagioni o momento della giornata, offrendo una fornitura costante di energia verde per la Terra.

“Questa centrale solare spaziale sarebbe 5-10 volte più efficiente dei sistemi di conversione solare terrestri. Inoltre, le emissioni di CO2 saranno basse e arriveranno solo dalla struttura ricevente. E’ previsto inoltre che la centrale sarà in grado di mettere a disposizione circa un gigawatt di potenza”.

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