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Nasce l’Atlante del Consumo Energetico in Europa

L’atlante del JRC mappa la domanda dei principali prodotti energetici per ciascuna categoria di attività economica, con una risoluzione senza precedenti

Consumo Energetico in Europa
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  Come viene utilizzata l’energia nell’Unione Europea?

(Rinnovabili.it) – Come vengono utilizzate le energie in Europa? Dove si concentra la domanda? In che modo potrebbero evolversi gli attuali trend? A queste ed altre domande risponde da oggi il nuovo Atlante del Consumo Energetico ad alta risoluzione creato dal Centro Comune di Ricerca (JCR). Lo strumento nasce come una sorta di potenziamento dell’Energy and Industry Geography Lab (EIGL), piattaforma che consente di trovare e filtrare i dati geografici relativi a energia, industria e infrastrutture, creando mappe che li visualizzino. L’Atlante compie un passo in avanti incorporando un nuovo set di dati. Il risultato? E’ possibile mappare la domanda dei principali prodotti energetici – combustibili fossili, rinnovabili, nucleare, rifiuti, elettricità e calore – per ciascuna categoria di attività economica. E con una risoluzione senza precedenti.

Il progetto è iniziato con un’analisi dei bilanci energetici di Eurostat, che forniscono numerose informazioni sull’estrazione, il commercio, la trasformazione e il consumo di energia. E dal momento che questi dati sono limitati a livello nazionale, l’EIGL ha sviluppato un processo per stimare la domanda di energia con dettaglio di 1×1 km. Sono stati impiegati anche i dati del sistema di scambio di quote di emissioni (ETS) per identificare e localizzare geograficamente i punti di consumo energetico, quelli sulla densità demografica, sul settore economico e sui gradi giorno di riscaldamento e raffreddamento e sull’uso e sulla copertura del suolo.

Atlante del Consumo energetico in Europa

L’atlante del consumo energetico, spiega il centro di ricerca, “fornisce preziose informazioni sui modelli di utilizzo dei diversi prodotti energetici nell’UE”. Ad esempio, mostra come il gas naturale sia consumato principalmente dalle centrali elettriche, dall’industria e dalle famiglie, con alte concentrazioni nelle aree densamente popolate: un esempio è l’area metropolitana di Barcellona che rappresenta circa il 12% dell’intero consumo spagnolo.

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Anche il consumo di elettricità è significativo nelle aree urbane, mentre altri vettori energetici, come i gas manifatturati, gli scisti bituminosi e i rifiuti, vengono consumati vicino alle fonti per i processi industriali. Le mappe mostrano anche come il petrolio e i prodotti petroliferi vengono consumati dalle raffinerie in luoghi specifici, ad esempio nelle aree vicino a Rotterdam e Anversa, lungo la rete di trasporti, come la rete stradale nel nord Italia, o nelle aree industriali e urbane.

La stessa metodologia utilizzata per scomporre i bilanci energetici nazionali in celle da 1×1 km viene applicata anche agli scenari energetici a lungo termine (in questo caso fino al 2050).