Il Regno Unito fa slittare ancora le modifiche al codice edilizio che dovrebbe favorire la trasformazioni delle case in abitazioni a zero emissioni mettendo nuovamente in difficoltà il comparto
(Rinnovabili.it) – Le modifiche al codice abitativo in tema di “abitazioni a zero emissioni” non diverranno effettive da quest’anno. Il Regno Unito, in attesa dell’avvio della normativa, ha visto confermato il timore che l’avvio delle politiche venisse ancora una volta spostato.
Il governo ieri presentando una serie di nuove norme ha omesso dalla lista l’attesa revisione della politica edilizia, che dovrebbe garantire abitazioni a zero emissioni entro il 2016, affermando che la Parte L del “building code”, riservata al risparmio energetico e di carburanti, dovrebbe essere resa nota entro la prossima settimana.
I continui ritardi nella pubblicazione delle modifiche del codice stanno però danneggiando l’industria edilizia che, vista l’incertezza normativa, non riceve nuovi ordini e non riesce a programmare i nuovi interventi. A questo si aggiunge anche la paura che il governo possa ulteriormente prorogare l’avvio delle nuove regole, facendo slittare il programma al 2014 invece che dargli inizio entro il 2013 come inizialmente previsto.
A dare ulteriore conferma a quanto ipotizzato dal settore ci ha pensato il nuovo documento rilasciato dal Dipartimento per le Comunità e gli enti locali (DCLG) nel quale si legge la conferma dell’adesione al nuovo regolamento a partire dal 2014. “Il DCLG è pronto da mesi, il fermo sembra sembra invece provenire da altre parti del governo che hanno adottato la politica di tapparsi le orecchie quando l’industria sta urlando affinché si faccia qualcosa di concreto”, ha detto John Alker, direttore della politica e della comunicazione del Green Building Council britannico lasciando aperto uno spiraglio e ammettendo che il Regno Unito potrebbe ancora raggiungere gli obiettivi per zero emissioni di carbonio al 2016.