La storica cartiera lucchese sperimenta la prima applicazione al mondo che unisce la cogenerazione al processo di essiccamento della carta
(Rinnovabili.it) – Innovazione “verde” per uno dei più antichi stabilimenti per la produzione della carta d’Europa, la Cartiera Pasquini di Bagni di Lucca. Lo stabilimento ha, infatti, rimpiazzato la vecchia caldaia a vapore alimentata ad olio combustibile con un impianto di cogenerazione ad alto rendimento che aiuta a tagliare i consumi energetici del processo di essicazione della carta. La nuova istallazione è costituita da tre microturbine da 65 kW alimentate a metano che non necessitano di olio lubrificante o liquidi refrigeranti per operare e che, oltre a produrre in un ciclo combinato energia elettrica e calore, sfrutta l’aria calda di scarico delle turbine per essiccare la carta modulando in funzione della potenza richiesta. La perfetta gestione del processo di essiccamento è realizzata mediante un sistema digitale elettronico a memoria programmabile che interagisce sia con il controllo delle turbine che con quello qualità.
Le caratteristiche del macchinario riducono drasticamente gli interventi manutentivi e consentono emissioni in atmosfera estremamente ridotte: nessun residuo di H2S, NOx inferiori a 5 ppm e minime quantità di CO2. La nuova centrale inoltre consentirà un risparmio di energia primaria del 30% rispetto alle stesse quantità di elettricità e calore ottenute attraverso sistemi tradizionali, oltre a poter beneficiare anche dei recenti incentivi (certificati bianchi) concessi alla cogenerazione ad alta efficienza.