Il nuovo piano energetico sarà costruito con i singoli rappresentanti dei singoli comuni.
Dal Molise il progetto pilota per il resto dell’Europa: lancia la sfida, il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, in materia di efficienza energetica. Stamani nel Parlamentino di Palazzo Vitale con gli amministratori aderenti ad Ali-ComuniMolisani il punto sul Patto dei sindaci e sull’impegno e le attività condotte dall’Alleanza locale per l’innovazione.
Definendo il ruolo e l’importanza dei principali attori convolti nella clear mission, “Patto dei sindaci, Ali come strumento operativo e Regione pronta a intervenire con fondi propri”, il governatore ha disegnato il percorso che darà forma agli obiettivi di tutela ambientale fissati dall’Europa per il 2020.
“Mostriamo subito – lo sprone di Frattura –, un’attenzione diversa rispetto alla valorizzazione energetica, al contenimento dei consumi e all’efficientamento del patrimonio edilizio pubblico. Facciamolo sotto la guida di una regia unica, attraverso la banca data, straordinario strumento realizzato con Ali, aggiornabile quotidianamente”.
“Da qui si parte per costruire il futuro. Grazie al fondo comunitario E.l.e.n.a., considerando le reali potenzialità, l’aggregazione, gli obiettivi, le risorse disponibili, e con l’aiuto della Regione, possiamo arrivare a definire, tutti insieme, un progetto pilota per il resto dell’Europa”, la scommessa di Paolo Frattura.
Diretto, dunque, il presidente nella sua ferma convinzione della necessaria condivisione con il territorio: “Il nuovo piano energetico sarà costruito con i singoli rappresentanti dei singoli comuni. La collaborazione diventa fondamentale nella costruzione di un modello di sviluppo energetico che davvero offra a tutti noi la possibilità di candidare il Molise quale esempio di qualità nella riduzione delle emissioni di Co2”.
“L’alleanza dei sindaci – ha concluso il presidente Frattura –, è lo strumento da allargare anche a tutte le altre esperienze di interesse collettivo per la nostra regione, dalla raccolta differenziata alla mobilità sostenibile, facendo particolare riferimento alla sanità”.