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L’eco-benzina che nasce da acqua, Sole e CO2

Con un processo costituito da un solo passaggio, un team di scienziati ha trasformato acqua e anidride carbonica in ossigeno e idrocarburi liquidi

L'eco-benzina che nasce da acqua, Sole e CO2

 

(Rinnovabili.it) – Riuscire a rimuovere l’anidride carbonica dall’aria per convertirla in eco-benzina è un progetto così affascinante da non perdere attrattività neppure ora che il prezzo del petrolio è ai minimi storici.  Ecco perché all’Università del Texas ad Arlington non hanno mai smesso di crederci, investendo forze e finanziamenti nello sviluppo di una nuova tecnologia di trasformazione della CO2.

Semplice e poco costosa: così viene presentata la nuova tecnica messa a punto da un team di ingegneri chimici. Il gruppo è riuscito a dimostrare di poter trasformare acqua e anidride carbonica direttamente in ossigeno e idrocarburi liquidi riutilizzabili, grazie all’impiego della luce solare concentrata, del calore e di alte pressioni di esercizio.

 

In un articolo pubblicato oggi negli Atti della National Academy of Sciences dal titolo “Solar photothermochemical alkane reverse combustion”, i ricercatori spiegano che per rendere tutto ciò possibile sono ricorsi ad un reattore a flusso fototermochimico, macchinario che opera a temperature tra i 180 e 200 °C e pressioni fino a 6 atmosfere. “Siamo i primi ad utilizzare sia la luce e che il calore per sintetizzare idrocarburi liquidi in un unico reattore a partire da anidride carbonica e acqua”, spiega Brian Dennis, tra gli autori del progetto di ricerca. “La luce solare concentrata guida la reazione fotochimica, che genera intermedi ad alta energia e calore che a loro volta guidano le reazioni termochimiche di formazione delle catene di carbonio, producendo così idrocarburi in un unico passaggio.”

 

Il catalizzatore utilizzato per l’esperimento si basa sul biossido di titanio, materiale che ancora non riesce ad assorbire tutto lo spettro visibile (anche se gli ultimi studi su questo fronte hanno ampliato la sua efficienza creando il TiO2 nero). “Il nostro prossimo passo sarà quello di sviluppare un foto-catalizzatore adatto allo spettro solare”, ha aggiunto il chimico. “Allora potremmo usare in modo più efficace la luce incidente nel processo di sintesi di un idrocarburo sostenibile”.