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E.R.: con il nuovo PER 249 mln per ambiente e rinnovabili

L'Assemblea legislativa approva il nuovo piano energetico regionale e il piano triennale di attuazione 2017-2019. Previsti interventi estesi in edilizia e ricerca

E.R.: con il nuovo PER 249 mln per ambiente e rinnovabili

 

(Rinnovabili.it) – L’Emilia Romagna fa propri gli obiettivi europei su clima ed energia dei prossimi decenni. Il nuovo Piano Energetico Regionale (PER) messi a punto dalla Giunta dopo un lungo percorso partecipato, riporta stesse scadenze e percentuali dei pacchetti UE, ma vi aggiunge un percorso organico segnalando i settori d’azione prioritari “Vogliamo cambiare passo anche in campo energetico – ha evidenziato l’assessore regionale alle Attività produttive e Piano energetico, Palma Costi-, tenendo insieme due priorità: tutela dell’ambiente e opportunità di crescita in settori innovativi e con un grande potenziale di sviluppo”. Il documento è stato approvato ieri dall’Assemblea legislativa assieme al piano triennale di attuazione 2017-2019, finanziato con risorse pari a 248,7 milioni di euro complessivi: 104,4 dal programma Por Fesr; 27,4 dal Psr Feasr e 116,9 da ulteriori risorse della Regione.

I fondi dovranno spronare la crescita dell’efficienza energetica e lo sviluppo di energie rinnovabili, supportando da vicino l’economia verde regionale per i prossimi tre anni. “Questo Piano – spiega Costi – non solo contribuisce al risparmio energetico attingendo da fonti alternative a costi ridotti, ma deve favorire uno sviluppo inclusivo, mettere in campo nuove opportunità e portare alla creazione di nuovi posti di lavoro”.

Il documento prevede interventi estesi nel campo dell’infrastruttura energetica e dell’edilizia, in grado di rendere meno dipendenti dall’energia gli edifici esistenti e di realizzare edifici nuovi a impatto energetico vicino allo zero: dalla riduzione della dispersione di energia a reti di distribuzione e approvvigionamento più efficienti, passando per lo spostamento del consumo dalle fonti fossili a favore dell’elettrico, e l’autoproduzione da fonti rinnovabili. A questo si aggiungono le certificazioni di qualità sul risparmio e le diagnosi energetiche.

Un ruolo strategico, all’interno del Piano, lo gioca il sistema della ricerca. La rete Alta tecnologia dell’Emilia-Romagna, infatti, è chiamata a contribuire con prodotti e processi innovativi allo sviluppo e al radicamento di una green economy in grado di generare risparmio energetico, sostenibilità ambientale e nuova occupazione. “È un percorso condiviso – ha concluso l’assessore – che dovrà proseguire in maniera efficace coinvolgendo tutti gli attori regionali, per un territorio sempre più attrattivo e un’economia sempre più green e per questo sempre più competitiva.