Rinnovabili • Rinnovabili •

La tecnologia dei droni al servizio delle energie rinnovabili

Il GSE annuncia i primi interventi telerilevamento attraverso i droni degli impianti fotovoltaici, Si aprono le porte anche in Italia ad un connubio destinato a diventare quotidianità

La tecnologia dei droni al servizio delle energie rinnovabili

 

(Rinnovabili.it) – L’industria delle energie rinnovabili ha iniziato ad apprezzare i vantaggi derivati dall’impiego di droni. Secondo un rapporto pubblicato lo scorso anno da Navigant Research, il settore sta progressivamente aumentando l’impiego dei cosiddetti “Unmanned Aerial Vehicles” (UAV), per facilitare tutta una serie di compiti come quello d’ispezionare le turbine eoliche o monitorare i moduli fotovoltaici.

 

L’appeal è cresciuto soprattutto con gli ultimi miglioramenti tecnologici. I modelli più recenti hanno incorporato più rotori, che danno stabilità al vento, e una maggiore durata delle batterie. Hanno anche ottiche più nitide rispetto ai loro predecessori, offrendo così un’osservazione più dettagliata, e possono lavorare con sistemi di analisi dei dati per fornire valutazioni automatizzate. Si può, per esempio, impiegare la tecnologia come sta facendo la Duke Energy che sta testando telecamere a infrarossi montate su droni per rilevare eventuali malfunzionamenti nei pannelli solari e consentire riparazioni più veloci. Oppure, come il nostro Gestore dei Servizi Energetici (GSE) che ha deciso di dotarsi di droni, in via sperimentale, per rafforzare, velocizzare e rendere più efficienti le verifiche sugli impianti a fonti rinnovabili.

 

Il primo volo è avvenuto martedì 11 ottobre su impianti fotovoltaici installati sulle coperture di capannoni industriali nel Comune di Fiano Romano. Il GSE ha sorvolato i pannelli con i droni acquisendo immagini e dati che possono essere poi lavorate con un software dedicato. “Il telerilevamento attraverso sistemi aerei a pilotaggio remoto SAPR, autorizzati al volo dall’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) – si legge nella nota stampa del gestore – consente al GSE di verificare lo stato di tetti e coperture di impianti altrimenti non accessibili in sicurezza, di ottimizzare i tempi delle verifiche e di sfruttare le potenzialità di numerosi sensori e le elaborazioni delle immagini per integrare le diverse tipologie di controllo”. Anche in questo caso gli UAV sono dotati di macchine termografiche in grado di rilevare eventuali malfunzionamenti negli impianti per segnalarli all’operatore, il quale potrà effettuare interventi di manutenzione mirati. Fino alla fine di ottobre saranno effettuati altri dieci sopralluoghi in via sperimentale.