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Domanda elettrica italiana, come cambierà nei prossimi anni?

Terna approfondisce gli aspetti chiave degli Scenari che sono alla base dell'elaborazione del Piano di Sviluppo della rete di trasmissione

Domanda elettrica italiana

 

Le previsioni 2020-2040 sulla domanda elettrica italiana

(Rinnovabili.it) – Come cambierà la domanda elettrica italiana nel breve e lungo termine? La risposta più convincente a questa domanda non può che arrivare da Terna. Il gestore della rete di trasmissione elabora annualmente un Piano di Sviluppo con cui cerca di giocare d’anticipo sulle esigenze infrastrutturali e i relativi investimenti. Il documento tiene conto delle previsioni elaborate dall’European Network of Transmission System Operators for Electricity (ENTSO-E) e dall’European Network of Transmission System Operators for Gas (ENTSO-G) così come delle linee tratteggiate dalla Strategia energetica nazionale (SEN 2030), ma compie un passo in più.

Terna, infatti, ha individuato a due scenari, o “sensitivity” per usare il gergo tecnico, sul consumo energetico elaborati grazie a nuova metodologia che valuta, tra le altre cose, anche l’impatto delle politiche energetiche sui diversi settori di consumo: si tratta dello scenario Base e scenario Sviluppo. La differenza fra i due, e dunque sulla futura domanda elettrica italiana, si gioca tutta sull’ambizione.

 

Lo scenario di Base, come spiega la società nel suo focus di marzo, rappresenta una visione molto conservativa dello sviluppo del Paese con ridotti investimenti in nuove tecnologie più efficienti, limitato switching verso il vettore elettrico e obiettivi SEN 2030 disattesi.

Al contrario, lo scenario di Sviluppo prevede policy sostenute da un sistema finanziario solido che permetta investimenti in nuove tecnologie più efficienti con una quota più alta di elettrificazione dei consumi. “Assumendo obiettivi e ambizioni politiche più elevate, anche grazie alla più elevata flessibilità economica, si prevede un segnale di prezzo CO2 più forte rispetto allo scenario base che porterebbe a un livello di consumi di combustibili fossili più bassi rispetto allo scenario base”, si legge nel report Terna.

In questo scenario si ipotizza una diffusione dei veicoli elettrici in grado di raggiungere i 4,5 milioni di unità al 2030 e fino a 12,6 milioni nel 2040. In crescita consistente anche le pompe di calore: 4,2 milioni al 2030 e 6,4 milioni al 2040.

 

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Le differenze sulla domanda elettrica italiana sono ben evidenti a seconda della sensitivity. Nel primo caso infatti, Terna ha ipotizzato un tasso di crescita di +0,8% della domanda che nel 2020 raggiunge il livello di c.a. 324 TWh; mentre nel periodo 2021-2040, si prevede un tasso di crescita più contenuto di +0,6% per anno con una domanda elettrica pari a 361 TWh al 2040. Nel secondo, per l’orizzonte di breve termine 2016-2020, si avrebbe un tasso medio annuo di crescita della domanda più sostenuto rispetto allo scenario base con un CAGR del +1% e una domanda pari a 326,9 TWh al 2020, mentre nel periodo 2021-2040 (CAGR +1,2%) la domanda elettrica raggiungerebbe i 412,7 TWh nel 2040.

 

domanda elettrica italiana
IL CONFRONTO DEI PREZZI COMBUSTIBILI USATI (immagine di Terna)