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Diagnosi energetica grandi aziende: ecco cosa fare

Online il nuovo portale ENEA per la consegna delle diagnosi energetiche. Per le aziende è il momento di “fare i conti”

diagnosi energetica

 

(Rinnovabili.it) – Per circa 30mila diagnosi energetiche è iniziato il conto alla rovescia. Come da disposizioni normative le grandi aziende (quelle con 250 dipendenti, oppure un fatturato superiore a 50 milioni di euro e il bilancio annuo di almeno 43 milioni di euro) e le aziende energivore (quelle che consumano almeno 2,4 GWh di energia nell’arco di un anno, il cui rapporto tra costo dell’energia e fatturato è almeno del 3%) avrebbero dovuto concludere la diagnosi nei siti produttivi localizzati sul territorio nazionale entro il 5 dicembre 2015, trasmettendo i risultati al sito Audit 102, il nuovo portale di ENEA.

 

Il termine ultimo per le consegne è fissato 22 dicembre, data a partire l’Agenzia nazionale inizierà i controlli sulla conformità delle diagnosi stesse rispetto le prescrizioni del decreto. Si vanno così concretizzando due importanti obiettivi: da un lato la sensibilizzazione delle aziende obbligate che, come spiega la stessa ENEA, potranno decidere di realizzare interventi di miglioramento della performance energetica dei processi produttivi, ottenendone risultati sia dal punto di vista della competitività che da quello ambientale, dall’altro si offrirà ai policy maker un quadro completo della situazione attuale dei vari comparti produttivi.

 

Con l’attivazione di questo portale, l’invio della documentazione dovrà avvenire necessariamente ed esclusivamente attraverso Audit 102. Basta registrarsi al sito e seguire le indicazioni. Pertanto la casella di posta che veniva utilizzata in precedenza, audit102@enea.it, non è più attiva già dall’11 dicembre. In ogni caso, per qualunque richiesta di chiarimento o di ulteriori informazioni, ENEA ne ha resa disponibile un’altra: diagnosienergetica@enea.it.

 

“Il percorso che abbiamo iniziato da tempo con il Ministero dello Sviluppo Economico e le imprese obbligate ha dato, fino a questo momento, ottimi risultati”, ha affermato Roberto Moneta, responsabile Unità Tecnica per l’Efficienza Energetica di ENEA. “Le aziende obbligate, sulla scorta delle diagnosi eseguite, potranno decidere di realizzare interventi di miglioramento della performance energetica dei processi produttivi, ottenendone risultati sia dal punto di vista della competitività dei propri prodotti sul mercato che della riduzione delle emissioni in atmosfera”.

 

Per effettuare la diagnosi energetica, le aziende hanno a disposizione dei dispositivi progettati appositamente. Tra questi si colloca ETA – Energy Track & Audit, un dispositivo cloud realizzato da Acotel net in collaborazione con Bartucci spa in grado di fornire i risultati della diagnosi su uno o più siti produttivi della stessa azienda. Il software, presentato alla stampa lo scorso settembre, è dotato di un’interfaccia semplice e intuitiva, e ha una notevole facilità di fruizione grazie a un wizard guidato. Lo strumento permette di tenere sotto controllo le voci di costo più significative del proprio impianto, con indicazione precise sugli sprechi ed alcune indicazioni concrete su come migliorare il sistema impiantistico.

 

Come funziona ETA?

Basta inserire i dati anagrafici, le caratteristiche degli impianti presenti presso il sito, i dati di produzione e di consumo e i vettori energetici; a questo punto ETA genera sia i risultati dell’audit in conformità con le linee guida ENEA che una lista di suggerimenti volti a intraprendere un cammino verso l’efficientamento energetico dei siti presi in esame. Inoltre il servizio è in continua evoluzione e verrà arricchito con nuove funzionalità, tipologie di impianto e proposte di interventi di efficientamento.

 Tutti coloro che acquisteranno una licenza ETA entro il 22 dicembre otterranno uno sconto del 50% sull’acquisto delle licenze successive. La licenza ETA ha la durata di un anno, durante il quale i titolari riceveranno automaticamente aggiornamenti sulle tecnologie più efficienti disponibili sul mercato, attingendo dal database di Bartucci.