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Destinazione Italia, Realacci: no a nuova stretta su rinnovabili

Il presidente della Commissione Ambiente alla Camera, boccia l’ipotesi di un emendamento sullo scambio sul posto come “inaccettabile”

Destinazione Italia, Realacci: no a nuova stretta su rinnovabili(Rinnovabili.it) – Le voci circolate in merito ad un nuova stretta sulle rinnovabili italiane hanno suscitato le prime preoccupazioni e critiche. L’ipotesi di un nuovo emendamento che abbassi la soglia dello scambio sul posto getta nuove ombre sull’autoconsumo, anche se a livello ufficiale non c’è ancora nulla di confermato. Ad unirsi al coro degli sconcertati è anche Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, che interviene attraverso un comunicato stampa sulle indiscrezioni circolate. “In merito all’ipotesi inaccettabile di una nuova stretta sulle rinnovabili che sarebbe in arrivo con un ventilato emendamento di origine governativa al decreto Destinazione Italia  che ridurrebbe da 200 kW a 20 kW il limite per usufruire dello scambio sul posto, emendamento che andrebbe ad impattare su quasi 50.000 piccoli impianti come denunciato da diverse associazioni del settore, esprimo il mio deciso ‘dissenso preventivo’.

 

Come spiega lo stesso Realacci, la Commissione Ambiente  della Camera è già intervenuta sul provvedimento destinazione Italia, respingendo un comma di tale decreto che andava a danno delle fonti di energia rinnovabile. “La VIII Commissione ha infatti ha dato parere favorevole al Dl Destinazione Italia a condizione che i prezzi minimi garantiti siano applicati anche all’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici di potenza nominale fino a 200 kW, dagli impianti idroelettrici di potenza nominale media annua fino a 1 MW e dagli impianti alimentati dalle altre fonti rinnovabili di potenza attiva nominale fino a 1 MW, ad eccezione delle centrali ibride. Altra condizione posta dalla Commissione Ambiente è che vengano salvaguardati anche i rifacimenti degli impianti di produzione di energia pulita, mantenendo per tali interventi il diritto di accedere agli incentivi. Un parere condiviso, votato all’unanimità”.