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Decreto Ecobonus 2018: le novità del provvedimento

Pronta la bozza del provvedimento che ridefinisce i requisiti degli interventi di riqualificazione energetica ai fini degli sgravi fiscali. Nuovi massimali di costo specifici per singola tipologia di lavoro

decreto ecobonus 2018

 

 

Cosa cambia con il nuovo Decreto Ecobonus 2018?

(Rinnovabili.it) – Pronta la bozza del Decreto Ecobonus 2018. Mentre rimangono diversi punti interrogativi sul futuro della detrazione Irpef, i quattro ministeri competenti – Sviluppo, Finanze, Trasporti e Ambiente – danno corpo alle disposizioni della Legge di Bilancio 2018. Il provvedimento, ancora in versione provvisoria, definisce i criteri tecnici che gli interventi di riqualificazione energetica devono soddisfare ai fini degli sgravi fiscali, escludendo dunque le opere di ristrutturazione e messa in sicurezza sismica.

La vera novità del documento sono i massimali di costo specifici per singola tipologia di intervento, nuovi limiti che si aggiungono a quello complessivo per le spese totali. Tali valori, elencati nell’Allegato I, comprendono IVA, prestazioni professionali e opere complementari relative l’installazione e messa in opera.

 

Nel dettaglio il decreto Ecobonus 2018 fissa il limite:

  • tra i 200 e i 250 euro a kWt per le caldaie e i generatori di aria calda a condensazione (a seconda della potenza);

  • a 1000 euro al kW per i micro-generatori;
  • a 180 euro al m2 per le schermature solari;
  • da 80 a 250 euro al m2 per la coibentazione delle strutture opache;
  • tra i 350 e i 450 euro al m2 per finestre e infissi (a seconda della zona climatica);
  • tra 650-750 euro al kWt per le pompe di calore;
  • tra i 600 e 1000 euro al m2 per i collettori solari;
  • da 1000 a 1250 euro per gli scaldacqua a pompa di calore (a seconda dei litri di accumulo);
  • 25 euro al m2 per le tecnologie di building automation.

 

Il provvedimento, nella sua forma attuale, si è già attirato diversi rimproveri. Come spiega Rete Irene, network di aziende attive nella riqualificazione energeticail testo ha il pregio di assemblare in un unico documento e in modo chiaro una serie di disposizioni che precedentemente erano rinvenibili in varie fonti legislative, normative e interpretative, costituendo una sorta di testo unico di riferimento. Non mancano tuttavia alcuni aspetti fortemente critici”. A cominciare proprio dai  massimali di spesa, ritenuti profondamente inadeguati dal momento che coprirebbero una frazione insufficiente del costo reale degli interventi.

“Le nostre stime – afferma Virginio Trivella, Coordinatore del comitato tecnico scientifico di Rete IRENE – mostrano che, a fronte di detrazioni nominali del 70 per cento per interventi condominiali, l’applicazione dei nuovi limiti di spesa condurrebbe alla fruizione effettiva di detrazioni difficilmente superiori al 35-40 per cento del costo degli interventi, che si ridurrebbero ulteriormente computando anche gli oneri finanziari in caso di cessione dei crediti fiscali e di indebitamento per l’anticipazione della quota non coperta dagli incentivi (che a sua volta risulterebbe di gran lunga superiore a quella nominale del 30%)”.

 

Il decreto Ecobonus 2018 si applicherà a tutti i lavori di retrofit energetico avviati dopo la sua entrata in vigore, fissata al novantesimo giorno successivo alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Ricordiamo che l’aliquota delle detrazioni è stata modificata dalla legge di Stabilità 2018 per alcune categorie di intervento ed oggi è:

 

Ecobonus 2018 al 50%

    • schermature solari
    • interventi relativi alla sostituzione di finestre
    • caldaie a biomassa
    • caldaie a condensazione (con efficienze pari almeno alla classe A)

 

Ecobonus 2018 al 65%

    • coibentazione di strutture opache (pareti, tetti e pavimenti)
    • collettori solari
    • sistemi di building automation;
    • pompe di calore
    • scaldacqua a pompa di calore
    • generatori ibridi
    • caldaie a condensazione con sistemi di termoregolazione evoluti

 

Ecobonus condomini 2018 al 70% o all’85%

 

 

Leggi qui la bozza del decreto ecobonus 2018