Rinnovabili • Decarbonizzazione Rinnovabili • Decarbonizzazione

USA, gli investitori fanno pressione per la decarbonizzazione

Gli investitori di Southern Co, Duke Energy Corp e Dominion Energy Inc stanno presentando una risoluzione che preveda la nomina di un comitato indipendente che monitori il processo di transizione energetica delle tre grandi società energetiche statunitensi.

Decarbonizzazione
Credits: StockSnap da Pixabay

Il funzionario dei fondi pensionistici della Stato di New York chiede a tre grandi aziende energetiche più impegni sulla decarbonizzazione.

 

(Rinnovabili.it) – Il funzionario del dipartimento pensioni di New York City avrebbe chiesto alle tre maggiori imprese di approvvigionamento energetico degli Stati Uniti (Southern Co, Duke Energy Corp e Dominion Energy Inc.) di dotarsi di un comitato indipendente che gestisca e monitori il processo di decarbonizzazione di queste società.

 

Secondo Reuters, il funzionario Scott Stringer, che sovrintende a circa 208 miliardi di dollari di fondi pensionistici (che rappresentano una consistente fetta del capitale di investimento delle tre aziende energetiche), avrebbe recentemente proposto agli altri azionisti di Southern Co, Duke Energy Corp e Dominion Energy Inc. di votare una risoluzione per la nomina di soggetti indipendenti che, all’interno dei diversi consigli di amministrazione, possano sorvegliare le strategie di transizione energetica e decarbonizzazione delle società, per agire concretamente verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

 

>>Leggi anche Cambiamenti climatici: Wall Street valuta il rischio per le aziende<<

 

Le tre utility statunitensi, su carta, hanno ampiamente abbracciato l’idea di ridurre le emissioni per contrastare i cambiamenti climatici, ma mostrano ancora incertezza rispetto a quali precisi obiettivi perseguire (e come) nel processo di decarbonizzazione.  Un certo numero di aziende per l’energia, tra cui Xcel Energy Inc e NRG Energy Inc, prevedono già di raggiungere l’obiettivo zero emissioni entro il 2050, ad esempio utilizzando più energia solare e eolica o chiudendo gli impianti a carbone e compensando con il ripristino delle foreste per rimuovere il CO2 dall’atmosfera.

 

Southern e Dominion, dal canto loro, hanno delineato piani per ridurre le emissioni di carbonio, ma non si sono impegnate nell’obiettivo delle zero emissioni entro il 2050. La Duke Energy, invece, ha dichiarato a settembre che mira a raggiungere la totale decarbonizzazione entro il 2050 ma, secondo la risoluzione proposta da Stringer, continua ad investire in progetti sul gas naturale.

 

Secondo le fonti di Reuters, i portavoce della Dominion, della Southern Co e della Duke Energy hanno dichiarato che le società starebbero vagliando la proposta di Stringer, che segna una storica escalation dell’approccio che gli investitori stanno adottando nei confronti delle aziende energetiche rispetto al tema dei cambiamenti climatici.

 

>>Leggi anche Exxon Mobil alla sbarra. L’accusa? Ha mentito sulla crisi climatica<<