(Rinnovabili.it) – “Intendiamo continuare a sostenere l’industria del settore delle rinnovabili”. Il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo economico ha così confortato la platea dal palco del convegno “Agenda energetica per il futuro del Paese”, tenutosi nei giorni scorsi a Solarexpo. Una rassicurazione necessaria per il comparto delle green energy nostrane, soprattutto in un momento così delicato come quello attuale. Al difficile periodo economico, infatti si sono aggiunte in questi ultimi anni una serie di misure destabilizzanti per l’industria italiana delle rinnovabili; ultima in ordine di tempo è il decreto ‘spalma-rinnovabili’, proposto nell’ottica di riduzione del 10% della bolletta elettrica: tagliare retroattivamente del 20% la remunerazione degli impianti rinnovabili esistenti, a fronte di un’estensione di 5-7 anni del periodo di incentivazione.
Sebbene non sia entrato nel merito del provvedimento, De Vincenti ha voluto confermare l’appoggio del proprio dicastero a quella che definisce una filiera “che sta cominciando a emergere”. “Vogliamo che anche le imprese che hanno iniziato successivamente la loro attività possano crescere”, esplicita il sottosegretario, tenendo però a precisare come intenda muoversi il nuovo esecutivo: “Gli incentivi non devono essere più erogati ‘a bomba d’acqua’ come è accaduto nel passato; se fossero stati amministrati in modo graduale, avremmo dato più tempo alle imprese di organizzarsi e di poterne essere avvantaggiate. Fare politica industriale significa consentire alle imprese di crescere proprio tra incentivi e regole sane”.
A confermare l’impegno a supportare il settore delle rinnovabili è anche il sottosegretario del Ministero dell’Ambiente, Silvia Velo, che ha dichiarato che il fotovoltaico debba essere ancora sostenuto con norme specifiche. “Personalmente vorrei lavorare, insieme al Ministero dello Sviluppo Economico, per la semplificazione della connessione in rete degli impianti, un iter ancora troppo impegnativo che aggiunge altri costi per le imprese”. La Velo ha annunciato anche un decreto che punterà alla riqualificazione energetica degli edifici pubblici, dalle scuole alle carceri.