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L’energia nella proposta M5S del Contratto di Governo

contratto di governo

 

Anche lo sviluppo sostenibile nei 10 punti della bozza di contratto di governo

(Rinnovabili.it) – Dieci punti su cui trovare un’intesa di governo, sulla falsa riga del modello tedesco, con la Lega o il Pd. Questo quanto contiene il documento pubblicato oggi da Luigi Di Maio sul Blog delle Stelle. Si tratta della prima proposta di “contratto di governo”, testo elaborato da esperti con cui il leader pentastellato spera di facilitare il dialogo  politico, senza che il movimento perda la propria “identità”. “Come sapete, il 12 aprile scorso ho incaricato il professor Giacinto Della Cananea di comporre un comitato scientifico per studiare le convergenze programmatiche tra il Movimento 5 Stelle e i due partiti con i quali è in corso un dialogo per il governo: la Lega e il Partito democratico – ha ricordato Di Maio. – Il professore ha lavorato senza sosta per dieci giorni e ha redatto un primo schema di accordo, che andrà approfondito insieme alla forza politica che accetterà di sedersi al tavolo con noi”.

 

La prima stesura del contratto di governo riporta dunque le indicazioni emerse dal confronto dei tre programmi delle forze politiche in questione, evidenziandone i punti di contatto e quelli di allontanamento. Tra gli argomenti riportati due capitoli guardano da vicino le questioni energetiche ed ambientali, seppur l’approccio alla trattazione è fin troppo sintetico.

Il primo punto interessante è quello inerente le infrastrutture materiali e gli investimenti dedicati. La proposta di accordo di governo sottolinea come le parti condividano gli interventi legati al gas, “relativamente al quale è essenziale la sicurezza degli approvvigionamenti”, mentre sul più generale tema energia, convengano che sia “giunto il tempo di privilegiare il risparmio energetico e la produzione dalle fonti attualmente collocate al massimo grado di sostenibilità”.

 

Altra sfida da tenere presente è quella ambientale su cui i tre possono trovare delle convergenze a partire dallo sviluppo sostenibile e più precisamente attraverso “l’adozione di politiche pubbliche innovative, orientate verso l’economia circolare, il progresso della transizione energetica” e “l’avvio di un processo di decarbonizzazione“. Le parti condividono anche “una politica più avanzata e mirata dei rifiuti, interventi sistemici per la qualità dell’aria nelle aree urbane; una rigorosa gestione delle risorse idriche superficiali e sotterranee; sistematici interventi di rigenerazione urbana e delle aree degradate o dismesse”. Un’importanza particolare è attribuita anche al “ripristino della qualità dei suoli” e “strategie da troppo tempo attese per la messa in sicurezza del territorio”.

 

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