Le economie emergenti guidano la richiesta mondiale di energia, mentre Europa e Nord America rallentano i propri consumi
(Rinnovabili.it) – Asia, Medio Oriente e Africa sono le regioni leader nel consumo di energia a livello mondiale: la forte crescita demografica così come lo sviluppo di economie competitive ha fatto crescere costantemente la domanda energetica in queste aree tra il 2010 e il 2016 ci circa il 20%. E mentre i Paesi emergenti assorbono sempre più risorse, Europa e Nord America invertono il trend.
Questo quanto si evince dai recenti dati pubblicati dall’EIA (International Energy Statistics Database): nel 2016, circa il 42% dell’energia consumata a livello mondiale è finita in Asia e Oceania, il 6% in Medio oriente e “solo” un 3% in Africa. In controtendenza invece i consumi di Nord America, cresciuti di appena l’1% tra il 2010 e il 2016, ed Europa dove nello stesso arco di tempo la richiesta energetica è invece calata del 4%.
Il petrolio continua a farla da padrone: insieme ad altri combustibili liquidi come biodiesel ed etanolo, è ancora l’oro nero il combustibile più utilizzato a livello mondiale. Una leadership causata dalla relativa stabilità del prezzo del petrolio e dalla forte presenza sul mercato degli Stati Uniti, sia come Paese produttore che consumatore.
Il consumo di carbone, invece, registra variazioni sensibili: se nel 2016 circa il 50% dell’energia consumata in Asia e Oceania è stata garantita dal carbone, particolarmente utilizzato in Cina, India e Australia; nello stesso anno i Paesi europei, nord americani e sud americani hanno aumentato il consumo da fonti rinnovabili o nucleari (rispettivamente +26%, +19% e +26%). In Medio Oriente, la quasi totalità dei consumi energetici è, invece, da ascriversi alle risorse petrolifere e di gas naturale.
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La Cina continua ad essere il primo consumatore di energia a livello mondiale: a partire dal 2013, anno di avvicendamento in graduatoria, l’economia cinese ha sempre registrato un +40% annuo di incremento nell’energia consumata rispetto agli USA, ad oggi il secondo consumatore mondiale. Una crescita dovuta soprattutto all’aumento dei consumi domestici, cresciuti con una velocità del 6% in più rispetto al totale consumato dal Paese asiatico.
Sulla stessa scia, anche l’India sta scalando posizioni in questa speciale classifica: tra il 2010 e il 2016, il subcontinente indiano scavalcato Giappone, Germania e Canada con un aumento del consumo domestico in crescita dell’8% annuo. Un trend che porterà probabilmente l’India ad essere il terzo consumatore mondiale a brevissimo, superando così la Russia.