(Rinnovabili.it) – Complici le temperature piuttosto miti, il mese di maggio ha chiuso i consumi energetici in ribasso rispetto allo stesso periodo del 2013. Lo ha comunicato Terna specificando che in Italia la richiesta di energia è stata pari a 24,9 miliardi di kWh con una flessione del 2,9% rispetto allo scorso anno. Oltre alle temperature miti, simili a quelle del maggio del 2013, a fare la differenza è stato probabilmente il numero inferiore di giorni lavorativi registrati, si parla infatti di 21 gg nel 2014 e 22 nel 2013.
La richiesta di energia non è stata però stata omogenea lungo tutto lo stivale. Il 47,1% della richiesta è andato a soddisfare i bisogni del Nord del paese, il 28,9% al Centro e per il 24,0% al Sud con un a flessione negativa in ognuno dei tre settori elencati.
Dell’energia richiesta, fa sapere Terna, l’88,1% è stata prodotta in Italia mentre il restante 11,9% è derivata dall’energia scambiata con l’estero. Nonostante il calo della produzione netta a salire è quanto ottenuto da fonte fotovoltaica: sfruttando il sole l’Italia ha infatti registrato un +10,4 di produzione energetica, valore che è andato a coprire circa il 7% della domanda nazionale. Positivi anche i dati della produzione geotermica, in crescita del 3,5% mentre hanno registrato un calo le fonti eolica (-23,8%), idrica (-9,1%) e termoelettrica (-0,2%).
Con l’arrivo del grande caldo di questi giorni i consumi potrebbero cambiare a causa dell’accensione dei condizionatori sia nelle abitazioni che negli uffici, con picchi della domanda che andranno gestiti razionalmente.