La Regione del Friuli Venezia Giulia ha assegnato 5,4 milioni di euro alla Comunità Collinare del Friuli. Obiettivo: realizzare uno dei più grandi progetti dedicati alle CER in Italia.
di Sergio Olivero
(Rinnovabili.it) – Nel 2020, per effetto di una Legge della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, nasce la Comunità Collinare del Friuli, come trasformazione dell’omonimo Consorzio volontario fra 15 Comuni, fondato nel 1967. Si tratta di una importante realtà amministrativa sovracomunale (ricordiamo che in Friuli Venezia Giulia le province sono state soppresse con la LR 20/2016), dotata di personalità giuridica e di capacità tecnico-gestionali, che si sta strutturando per gestire anche i processi della Transizione Energetica con una visione sistemica volta alla creazione di valore ed allo sviluppo sostenibile.
La Comunità Collinare del Friuli rappresenta un contesto territoriale con caratteristiche di superficie, popolazione e complessità che lo rendono ideale per sperimentare nuovi modelli organizzativi e di governance dell’energia, capaci di valorizzare le opportunità offerte dalla tecnologia e dal recepimento delle Direttive europee 2018/2001 (RED-II) e 944/2019, che introducono rispettivamente le “Comunità di Energia Rinnovabile” (CER) e le “Comunità Energetiche dei Cittadini” (CEC).
Grazie al recepimento anticipato nel 2020 della Direttiva europea RED-II da parte del Governo Italiano, è già oggi possibile -sia pur con alcuni vincoli- costituire giuridicamente le CER. Queste, soggetti giuridici di diritto privato, rappresentano un nuovo strumento al servizio del coordinamento locale per iniziative di sviluppo basate sull’energia che vedono coinvolti cittadini, imprese ed Enti locali.
La Comunità Collinare è pertanto un «nuovo Ente di antica esperienza» in grado di assicurare un efficace coordinamento dei Comuni ed una regia unitaria nella gestione di progetti complessi, che ha deciso di mettere le CER (e in prospettiva le CEC) alla base dei propri modelli innovativi di governance dell’energia sul territorio dei 15 Comuni associati.
Il ruolo strategico condiviso dagli Amministratori della Comunità Collinare è quello di soggetto aggregatore territoriale e di regista della transizione verso nuovi modelli di sviluppo locale basati sull’uso sostenibile dell’energia.
La Comunità Collinare ha ottenuto un finanziamento di 5,4 milioni di euro da spendere entro il 2023, erogati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per “mettere in pratica” una strategia di sviluppo basato sulla gestione territoriale dell’energia attraverso le CER: le risorse saranno allocate attraverso il Progetto RECOCER (“Regia Coordinata dei Processi di Costituzione di Comunità di Energia Rinnovabile sul territorio della Comunità Collinare del Friuli”), attuato con il supporto tecnico scientifico dell’Energy Center del Politecnico di Torino.
Il Progetto RECOCER (www.recocer.eu) è stato presentato sabato 28 agosto 2021 presso il Castello di Colloredo di Monte Albano e nell’auditorium del Comune di San Daniele del Friuli.
Il Progetto RECOCER utilizzerà le risorse rese disponibili dalla Regione Friuli Venezia Giulia per costituire una serie di CER, tenendo conto dell’evoluzione normativa derivante dal processo di recepimento definitivo della Direttiva RED-II, atteso nella prima metà del 2022.
La Comunità Collinare, con il supporto dell’Energy Center del Politecnico di Torino, sta costruendo una “cabina di regia” che è destinata ad evolvere diventando una funzione operativa dell’Ente dedicato alla gestione dei processi di Transizione Energetica imperniati sulla promozione della produzione di energia rinnovabile e sull’autoconsumo. La Comunità Collinare acquisirà quindi capacità tecnico-gestionale, che sarà messa a disposizione dei Comuni, dei cittadini e delle imprese.
RECOCER costruirà modelli di business innovativi per la gestione delle CER sul territorio della Comunità Collinare, con l’obiettivo di lasciare sul territorio una parte significativa del valore aggiunto derivante dalla governance dell’energia: saranno favorite la replicazione delle buone prassi, favorendo l’osmosi del know-how fra Comuni e l’aggregazione di filiere locali di progettazione e realizzazione degli impianti; saranno realizzati siti pilota e sperimentazioni, stimolando la digitalizzazione e l’uso di tecnologie innovative, puntando anche sulla ricerca.
Il Progetto RECOCER è il risultato di un processo iniziato nel 2019, con la sottoscrizione da parte della Comunità Collinare del “Manifesto delle Comunità Energetiche” promosso dall’Energy center del Politecnico di Torino, seguito da un incarico all’Energy Center per studiare le prospettive di sviluppo delle CER sul territorio dei 15 Comuni aderenti. Tale studio, realizzato nonostante le limitazioni del lockdown, ha individuato gli scenari e le linee di azione, costruendo una visione strategica che ha poi portato all’erogazione del finanziamento di 5,4 milioni di euro della Regione Friuli Venezia Giulia.
Il territorio della Comunità Collinare del Friuli rappresenta un contesto “abbastanza complesso” per assicurare la significatività dei risultati, ma con caratteristiche di limitatezza territoriale e di governabilità che lo rendono credibile catalizzatore del cambiamento in un’ottica di replicabilità tecnologica, organizzativa e gestionale.
La Comunità Collinare si sta dando una visione strategica -delineata dal suo Presidente Luigino BOTTONI e dal Consigliere delegato Giambattista TURRIDANO ed attuata dal Direttore Generale Emiliano MIAN– che scommette sulle Comunità di Energia Rinnovabile come catalizzatori di sviluppo locale sostenibile e di una rinnovata ed efficiente forma di collaborazione fra i settori pubblico e privato. Tale visione trasforma l’Ente in aggregatore sovracomunale che “fa sistema” rispettando l’autonomia dei Sindaci e crea le condizioni per cogliere le opportunità della rivoluzione verde.
Il Progetto RECOCER è già operativo: entro settembre 2021 è calendarizzata la costituzione della prima CER della Regione Friuli Venezia Giulia, che avrà come referente il Comune di San Daniele del Friuli, guidato dal Sindaco Pietro VALENT. La CER si chiamerà CER CCF-SD-1 (“Comunità Collinare del Friuli – San Daniele – 1”), acronimo che esprime intrinsecamente l’obiettivo di replicabilità e di diffusione sistemica.
Il Progetto RECOCER rappresenta anche una iniziativa di rilevante valenza scientifica, con dimensioni e complessità territoriali che ne fanno un sito pilota dalla straordinaria potenzialità per la ricerca e per la progettazione di modelli di business innovativi. Le CER, oltre che strumento per la Transizione Energetica, sono un soggetto giuridico adatto a promuovere la collaborazione fra pubblico e privato, facendo della Transizione Energetica il catalizzatore di modelli di sviluppo locale sostenibile con l’energia al centro.
La capacità di “generare progetti di qualità” per la creazione di Comunità di Energia Rinnovabile fa di RECOCER un veicolo utile per elaborare proposte progettuali in grado di utilizzare con efficacia le risorse che saranno rese disponili dal PNRR.
di Sergio Olivero – Responsabile Business&Finance Innovation dell’Energy Center del Politecnico di Torino; Membro del Team RECOCER