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FER  e incentivi alle Regioni: dal MASE 38mln a progetti esemplari

Pubblicato il Decreto ministeriale del 4 dicembre 2024, n. 421 che definisce le modalità di riparto tra le Regioni del fondo da oltre 38 milioni di euro. Risorse legate alla potenza obiettivo decreto aree idonee e destinate a progetti che prevedano un’agevolazione in conto capitale massima dell’80%

FER  e incentivi alle Regioni: dal MASE 38mln a progetti esemplari
Foto di Michael Pointner da Pixabay

Via libera al Decreto Progetti Esemplari FER, il provvedimento che incentiva le Regioni a ospitare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Parliamo dell’atto ministeriale 4 dicembre 2024, n. 421 recante “Definizione di misure propedeutiche e promozionali per l’attuazione dell’articolo 4 del decreto-legge 9 dicembre 2023, n. 181” e pubblicato il 22 febbraio 2025 sul sito del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica.

Anche CER e autoconsumo nei progetti esemplari

Il nuovo DM porta in dote ben 38.032.031 di euro che dovranno essere spartiti tra i territori, tenendo conto dei singoli obiettivi 2030 di capacità verde definiti nel DM Aree Idonee.

Ripartizione delle risorse

Cosa sosterrà il fondo? Quelli che nello stesso decreto vengono etichettati come “progetti esemplari“. Vale a dire impianti per produzione elettrica da fonti rinnovabili, anche abbinati a sistemi di accumulo, che rappresentino delle buone pratiche. Con particolare riferimento alla promozione di tutte le forme di autoconsumo dell’energia; comprese le configurazioni di autoconsumo collettivo o le comunità energetiche rinnovabili (CER).

“E’ un segnale per spingere il territorio, partendo dal buon esempio del pubblico, allo sviluppo delle fonti rinnovabili nelle aree idonee, in linea con gli obiettivi del PNIEC”, ha sottolineato il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto in una breve nota stampa.

Decreto Progetti esemplari FER, criteri generali

Il provvedimento illustra le modalità di riparto tra le Regioni delle risorse e definisce una serie di criteri generali per la definizione delle misure.

Per poter accedere al finanziamento le iniziative regionali devono necessariamente rispettare alcuni requisiti, a partire da una realizzazione obbligatoriamente a carico di Enti pubblici su aree e superfici di proprietà degli Enti medesimi, o nella loro disponibilità.

È inoltre necessario che i progetti prevedano un’agevolazione in conto capitale massima dell’80%. E che assicurino “un’adeguata attività di promozione e informazione dell’iniziativa nei confronti della collettività, al fine di promuovere l’accettazione pubblica”. Con un occhio di riguardo per quelle che promuovono le configurazioni di autoconsumo singolo e collettivo, CER comprese. 

Per dare attuazione alla misura sono utilizzate le risorse iscritte in conto residui 2023, nell’anno finanziario 2024, nello stato di previsione del MASE sul capitolo n. 7666 “Fondo per incentivare l’installazione di impianti da fonti rinnovabili sul territorio nazionale”.

La tempistiche

I prossimi passi? Le Regioni dovranno attendere un decreto del Direttore della direzione generale mercati e infrastrutture energetiche del MASE che definisca:

  • la tipologia di soggetti beneficiari; 
  • la tipologia di progetti ammissibili; 
  • le modalità di attuazione generale della misura; 
  • le condizioni di cumulabilità e di revoca delle agevolazioni; 
  • i contenuti dell’accordo tipo con disciplinare i rapporti tra il Ministero e ciascuna Regione.

Scarica QUI il Decreto Buone pratiche FER

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