Rinnovabili

Nasce Envision CER, per comunità energetiche rinnovabili intelligenti

Envision CER

Perché abbiamo bisogno di comunità energetiche rinnovabili intelligenti

Con la pubblicazione degli ultimi strumenti attuativi – le regole operative e l’attivazione della piattaforma del GSE – l’Italia ha definitivamente inaugurato una nuova era per l’autoconsumo di energia rinnovabile. Oggi cittadini, PMI, associazioni, enti pubblici, religiosi e del terzo settore possono dar vita a comunità energetiche rinnovabili (CER) con una potenza fino a 1 MW, rinnovando lo spirito della generazione distribuita all’insegna della condivisione, dell’inclusività e della tutela di territorio, ambiente e clima.

In questa corsa alla transizione energetica dal basso c’è chi non dimentica l’altro grande processo con cui l’Italia è chiamata a confrontarsi, ossia la transizione digitale

Parliamo di Envision (https://www.envisioncompany.it/), società nata nel 2016 con l’obiettivo di conquistare una posizione di riferimento nel mercato della smart city e che oggi mette a disposizione le proprie competenze e il proprio know-how per dar vita sul territorio a comunità energetiche rinnovabili intelligenti: realtà in grado di ottenere i massimi benefici possibili grazie all’utilizzo delle tecnologie digitali e tramite le stesse ridistribuirli sul territorio. 

Un nuovo modello di smart city

È una visione lungimirante quella che offre l’azienda, fatta di progresso, sostenibilità e qualità di vita. Di questa visione e delle modalità in cui “città intelligente” e CER possono integrarsi fra loro ne abbiamo parlato con Matteo Gattola, Amministratore Delegato, facendoci spiegare perché Envision oggi rappresenta un unicum nel panorama nazionale.

“Noi offriamo un modello di smart city diverso”, sottolinea Gattola. “Interveniamo su oggetti già presenti sul territorio urbano – pensiline, cestini, panchine, pali dell’illuminazione e della semaforica – rendendoli smart, ma mantenendo la stessa estetica e la stessa forma. Siamo in grado di distribuire sulla città una quantità importante di sensori – gli elementi alla base della smart city – quindi, in coerenza con le norme, raccogliamo i dati sulla nostra piattaforma ed eroghiamo servizi digitali ad uso e consumo dei cittadini, dei turisti e della Pubblica amministrazione”.

In questo modo intervenire sui territori urbani risulta più semplice in termini pratici, di investimento e di rispetto di vincoli architettonici-urbanistici. “Oggi veniamo considerati come punto di riferimento per le attività sulle grandi città ma anche nei piccoli borghi, nei centri commerciali, in quelli sportivi o nei porti. Inoltre, siamo molto spesso coinvolti anche in progetti di rigenerazione urbana”.

L’approccio innovativo di Envision CER

Un’attenzione costante all’innovazionesu misura della comunità”, che affonda ovviamente le sue radici in una costante attività di Ricerca e Sviluppo. E che ha portato Envision ad erogare servizi finalizzati ad avere territori non solo più digitali ma anche più ecosostenibili e inclusivi. Sposando con entusiasmo i grandi temi dell’energy transition. Da qui il passo verso le comunità energetiche rinnovabili è stato naturale.

“Ci crediamo talmente tanto alla transizione energetica che abbiamo costituito di recente una società 100% Envision, Envision CER, dedicata esclusivamente a questo mercato”, ha sottolineato l’AD. Ma come nel caso delle città intelligenti, anche per le CER la società ha scelto un approccio integrato e innovativo, fornendo soluzioni chiavi in mano, tecnologie avanzate, attenzione per le esigenze finali e la qualità di vita. Nei prossimi giorni, infatti, Envision lancerà un nuovo modello d’offerta: CER-i, la Comunità Energetica Rinnovabile che diventa intelligente, integrata e inclusiva, come indicato dalla ‘i’ finale.

CER-i comunità energetiche intelligenti

“Noi affianchiamo i nostri clienti nella costituzione delle CER a partire dalla fattibilità tecnica-economica”, spiega Gattola. “E progettiamo – con le nostre strutture tecniche e una rete di professionisti qualificati diffusa in tutta Italia – gli impianti energetici a fonti rinnovabili che verranno utilizzati dalle comunità”. Con tanto di analisi di  stima della redditività del progetto e predisposizione del TICA (Testo Integrato per le Connessioni Attive) per il gestore di rete.

“Dopodiché, attraverso i nostri partner realizziamo gli impianti, tendendo a finanziarli al 100%. Quindi aiutiamo la CER nella quotidianità, sia utilizzando le nostre piattaforme software sia gestendo tutti quegli adempimenti a cui la comunità è chiamata”. Come, ad esempio, la predisposizione e supervisione di tutti i documenti richiesti per le procedure telematiche e di registrazione del GSE. Oppure le diverse attività di comunicazione e la dichiarazione TERNA G-STAT. E non sorprende sapere che la proposta con cui l’azienda si presenta nel mercato dell’autoconsumo virtuale presenti in maniera distintiva anche elementi di “smart city”.

I benefici delle tecnologie digitali applicate alla CER

I benefici delle comunità rinnovabili sono destinati ad aumentare quando le stesse possono contare su soluzioni e strategie per ottimizzare l’energy intelligence. I dati e le tecnologie digitali sono lo strumento essenziale per ottenere ciò. Ecco perché Envision assicura il monitoraggio e la gestione dello stato della CER per massimizzare la resa degli impianti e ottimizzare la domanda. Come? Attraverso la sua piattaforma software per la quale ha sviluppato dei moduli aggiuntivi finalizzati alla gestione dell’energia e alla contabilizzazione dei consumi.

Inoltre, l’azienda integra nel proprio modello altri due elementi particolarmente interessanti. “Nel momento in cui viene realizzato l’impianto noi immaginiamo anche la messa a punto di un piccolo sistema d’accumulo. Ci aiuta a gestire meglio le dinamiche all’interno della comunità energetica, ma soprattutto – altro elemento che viene dal nostro DNA smart city – su quell’accumulo proponiamo di integrare delle colonnine di ricarica elettrica o arredo urbano intelligente con cui è possibile offrire servizi al cittadino”.

Gli strumenti digitali messi al servizio dell’autoconsumo permettono di aumentare l’efficienza e ridurre i costi. Ma anche sposare le esigenze finali, incrementare la flessibilità di rete, migliorare la sicurezza, sostenere la mobilità sostenibile e tanto altro. Quello che si viene a creare è un nuovo modello. Una comunità energetica rinnovabile intelligente, integrata e inclusiva, vero e proprio moltiplicatore dei benefici economici, ambientali e sociali delle CER. Il tutto garantendo la piena accessibilità a informazioni semplici ma essenziali.

Gli aderenti alla comunità energetica rinnovabile così come i nostri clienti finali nelle smart city avranno a disposizione l’app di Envision, che consentirà loro di accedere in maniera estremamente semplice e immediata ad una serie di informazioni sul proprio consumo e sull’andamento della CER”. Tramite la stessa applicazione potranno usare le colonnine di ricarica accedendo a tariffe molto competitive o ancora ai servizi erogati con dall’arredo urbano connesso.

Non solo. “In accordo con le amministrazioni locali, possiamo mettere a disposizione strumenti di contrasto alla povertà energetica. Lì dove vi sia l’esigenza di aiutare una o più famiglie in difficoltà a sostenere i costi dell’energia, andiamo a proporre ai nostri interlocutori anche delle forme di aiuto e mitigazione delle povertà energetica. Immaginando ad esempio, per alcuni casi, la possibilità di rendere disponibili, per un certo periodo, significative agevolazioni economiche”. In questo modo è possibile generare impatti sociali veri, concreti e misurabili.

Investimenti, ricerca e IA: uno sguardo al futuro di Envision CER

L’obiettivo è mettere in campo un impegno crescente, che non lasci nessuno indietro. “In questo momento stiamo predisponendo una serie di azioni affinché Envision possa allocare risorse molto importanti in termini di investimenti – per milioni di euro  – per indirizzare questo mercato […] Prevediamo investimenti anche sugli strumenti innovativi, tra cui un centro di competenze sull’intelligenza artificiale da dedicare alle smart city e alla transizione energetica. Sulle CER andremo a migliorare e aumentare la nostra capacità di sviluppo di modelli predittivi, che siano in grado di poterci affiancare nella gestione della quotidianità della Comunità. Sempre con l’obiettivo di rendere il più efficiente possibile tutto il processo e dall’altra di aumentare al massimo l’utilizzo dell’energia condivisa”.

Un approccio sempre teso al futuro ma confezionato a misura d’uomo.

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