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Direttiva Progettazione Mercato Elettrico, l’Italia manca la scadenza

Direttiva Progettazione Mercato Elettrico, l'Italia manca la scadenza

Progettazione del Mercato Elettrico, chi ha fatto i compiti a casa?

L’Europa si è definitivamente lasciata alle spalle la crisi energetica scoppiata nel 2022, ma come evidenziato dalle ultime tensioni 2024, proteggere i consumatori dalla volatilità del mercato è ancora un’impresa. Un mano in questo contesto dovrebbe arrivare dalle nuove norme comunitarie per la Progettazione del Mercato Elettrico (direttiva UE/2024/1711) che modificano le direttive 2018/2001 e 2019/944 per rendere i prezzi dell’elettricità nel Blocco più stabili e meno dipendenti dai trend dei combustibili fossili. Peccato che, al momento, dei ventisette Stati membri solo due – Bulgaria e Lituaniaabbiano comunicato le misure nazionali di recepimento.

E che la deadline per accogliere nel diritto nazionale tali norme sia scaduta il 17 gennaio 2025. A ricordarlo è stata la stessa commissione europea con una breve nota stampa. 

Le novità sulla condivisione energetica

Il provvedimento in questione  – riforma delle attuali norme del mercato elettrico – è stato proposto a marzo 2023 dall’Esecutivo UE nell’ambito del piano industriale del Green Deal, come risposta all’impennata dei prezzi che ha colpito tutti i consumatori. 

Nel testo ci sono diversi elementi particolarmente attesi dal settore dell’energy sharing (per intenderci Comunità energetiche rinnovabili e Autoconsumo diffuso). Come ad esempio l’inserimento del diritto per tutti i clienti attivi che partecipano a queste configurazioni di vedersi dedotto direttamente dal consumo totale l’elettricità condivisa immessa in rete.

Altra novità introdotta: i clienti attivi non sono tenuti a rispettare gli obblighi che incombono ai fornitori, qualora l’energia rinnovabile sia condivisa tra clienti civili con una capacità installata fino a 10,8 kW per le singole abitazioni e fino a 50 kW per i condomini;

Gli Stati membri possono adattare le soglie nel modo seguente:

  1. nel caso di singole abitazioni, la soglia può essere aumentata fino a 30 kW;
  2. nel caso di condomini, la soglia può essere aumentata fino a 100 kW o, in caso di circostanze specifiche debitamente giustificate dovute alle dimensioni medie ridotte dei condomini, ridotta fino a un minimo di 40 kW.

Se altre categorie di clienti finali che partecipano a meccanismi di condivisione dell’energia sono di dimensioni maggiori rispetto alle piccole e medie imprese, si applicano le condizioni supplementari seguenti:

  1. la capacità installata massima dell’impianto di generazione associato al meccanismo di condivisione dell’energia deve essere di 6 MW;
  2. la condivisione dell’energia avviene all’interno di un’area geografica limitata o locale, quale definita dallo Stato membro interessato.

Le tempistiche

Le nuove norme di progettazione del mercato elettrico sono state adottate il 21 maggio 2024 e sono entrate in vigore il 16 luglio 2024, assieme al regolamento emendativo UE/2024/1747. Il 17 gennaio 2025 tutti i paesi membri avrebbero dovuto notificarne il recepimento.

“Si tratta di un passo importante – si legge nella nota – verso una maggiore prevedibilità delle bollette energetiche, una migliore tutela dei consumatori e una maggiore competitività dell’industria dell’UE, che precede il Clean Industrial Deal, che la Commissione dovrebbe pubblicare nelle prossime settimane (entro 100 giorni dall’insediamento)”.

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