CER Lazio, pubblicate le linee di indirizzo per gli incentivi
La Giunta Rocca ha mantenuto le promesse. L’amministrazione regionale ha approvato in questi giorni la delibera per l’avvio del nuovi incentivi alla Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) del Lazio. L’atto, del 10 ottobre, è stato pubblicato oggi sul Bollettino Ufficiale e riporta le linee di indirizzo dei nuovi sostegni. Parliamo di un budget di 10 milioni di euro, a valere sulle risorse PR Lazio FESR 2021-2027.
“Sono molto soddisfatta di questo passo decisivo attraverso il quale il Lazio si impegna a guidare la transizione energetica, favorendo la nascita e lo sviluppo delle CER”, ha commentato l’assessore all’Ambiente e alla Transizione Energetica, Elena Palazzo. “Un passaggio decisivo verso la sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Le Comunità energetiche hanno infatti la capacità di favorire una maggiore coesione tra cittadini e territorio, creando reti di collaborazione e generando benefici, come la riduzione delle bollette energetiche e l’accesso a risorse energetiche più sostenibili”.
Vediamo nel dettaglio i nuovi incentivi alle CER del Lazio.
Comunità Energetiche Rinnovabili, gli incentivi della Regione Lazio
L’amministrazione regionale intende fornire contributi a fondo perduto per la realizzazione di impianti rinnovabili a servizio delle CER. Tali impianti dovranno avere una potenza unitaria non superiore a 1 MW ed entrare in esercizio entro 18 mesi dalla data di concessione dell’incentivo.
Beneficiari: possono accedere al bando del Lazio le comunità energetiche rinnovabili costituite in linea con le norme nazionali e realizzate nei confini regionali. La domanda di incentivo deve essere presentata dalla CER e non dal singolo membro. Tuttavia la stessa CER può richiedere l’accesso al contributo anche per più di un impianto di produzione/unità di produzione (UP) attraverso l’invio di una unica domanda di sostegno.
Le tempistiche: Le istanze per accedere al fondo regionale possono essere presentate a partire dal 15 dicembre 2024 seguendo le indicazione dell’Avviso (di prossima pubblicazione). Il bando rimarrà aperto per 120 giorni, salvo esaurimento del budget.
Incentivi CER Lazio: massimali e premialità
Il bando CER 2024 del Lazio finanzia gli interventi di nuova costruzione o di potenziamento di impianti alimentati da fonti rinnovabili. Nel dettaglio per le Comunità energetiche rinnovabili la Regione riconosce un contributo del 35% dell’importo minore tra:
- la spesa ammissibile effettivamente sostenuta per l’investimento;
- il massimale di spesa ammissibile previsto per l’investimento, ossia
- 1.500 €/kW, per impianti/UP di potenza fino a 20 kW;
- 1.200 €/kW, per impianti/UP di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW;
- 1.100 €/kW per impianti/UP di potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW;
- 1.050 €/kW, per impianti/UP di potenza superiore a 600 kW e fino a 1.000 kW.
Il limite massimo della somma concessa è di 1,5 milioni di euro. Tale contributo potrà, però, essere maggiorato di un’ulteriore quota pari al 5% dell’investimento in alcuni casi specifici, quali ad esempio la partecipazione alla CER di soggetti economicamente svantaggiati, con disagio fisico o coppie under 35.
“Ci tengo a sottolineare che ho voluto questa maggiorazione come una premialità volta a valorizzare l’aspetto delle Comunità come strumento capace di contrastare la povertà energetica e, dunque, di supporto sociale”, precisa l’assessore Palazzo. “Per questo tra le condizioni per il riconoscimento della maggiorazione abbiamo previsto, tra le altre cose, la partecipazione all’interno della CER di soggetti economicamente svantaggiati o che la Comunità realizzi progetti di inclusione e solidarietà sociale”.
Questi incentivi sono cumulabili con le agevolazioni statali del Decreto CACER.
Quali spese sono ammissibili?
Secondo le linee guida pubblicate dalla Giunta risultano ammissibili le seguenti spese:
- fornitura e posa in opera di impianti a fonti rinnovabili (a titolo di esempio: componenti, inverter, strutture per il montaggio, componentistica elettrica, etc.)
- fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo;
- acquisto e installazione macchinari, impianti e attrezzature hardware e software, comprese le spese per la loro installazione e messa in esercizio;
- opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell’intervento;
- connessione alla rete elettrica nazionale;
- progettazioni, indagini geologiche e geotecniche il cui onere è a carico del progettista per la definizione progettuale dell’opera(in misura non superiore al 10% dell’importo);
- direzioni lavori, sicurezza(in misura non superiore al 10% dell’importo);
- collaudi tecnici e/o tecnico-amministrativi, consulenze e/o supporto tecnico-amministrativo essenziali all’attuazione del progetto (in misura non superiore al 10% dell’importo);
- costi generali connessi alla realizzazione dell’intervento.